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Il diritto all’autodeterminazione di genere in Italia

In questa sezione si raccolgono i principali riferimenti normativi e giurisprudenziali relativi all’esercizio del diritto all’autodeterminazione dell’identità di genere in Italia.

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INDICE

1. Normativa nazionale

2. Giurisprudenza costituzionale

3. Giurisprudenza ordinaria

4. Le carriere alias: prassi amministrativa

5. Il progetto Prin PNRR T.R.A.N.S.

1. Normativa nazionale

Legge n. 14 aprile 1982, n. 164 , «Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso».

Decreto legislativo 1° settembre 2011, n. 150 , «Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell'articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69»,

Decreto legislativo 31 ottobre 2024, n. 164 , «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, recante attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata» (artt. 6 e 7).

Decreto-legge 19 marzo 2025, n. 27, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 2025, n. 72 : l'articolo 2-bis ha eliminato la distinzione di genere nelle liste elettorali. Di conseguenza, a partire dal primo aggiornamento utile delle liste elettorali da parte dei Comuni (agosto 2025), le liste elettorali vengono stilate solo in base al cognome.

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2. Giurisprudenza costituzionale

Corte costituzionale, sentenza n. 98/1979: non rientra fra i diritti fondamentali dell’individuo l’assegnazione di un sesso diverso da quello di nascita.

Corte costituzionale, sentenza n. 161/1985: la modifica dei caratteri sessuali della persona trans costituisce estrinsecazione del diritto alla salute.

Corte costituzionale, sentenza n. 170/2014: a seguito della transizione di genere il matrimonio prosegue come convivenza registrata.

Corte costituzionale, sentenza n. 221/2015: presupposti per la rettificazione dell’attribuzione del sesso.

Corte costituzionale, sentenza n. 180/2017: per ottenere la rettificazione del sesso non è obbligatorio l’intervento chirurgico demolitorio o modificativo dei caratteri sessuali anatomici primari.

Corte costituzionale, sentenza n. 269/2022: ai fini della rettificazione del genere anagrafico, non basta il solo elemento volontaristico.

Corte costituzionale, sentenza n. 66/2024: incostituzionale l’automatico scioglimento dell’unione civile a seguito di sentenza di rettificazione anagrafica del sesso.

Corte costituzionale, sentenza n. 143/2024: inammissibile la censura circa la mancata previsione di un “terzo genere” e incostituzionale l’autorizzazione del Tribunale per gli interventi chirurgici di adeguamento dei caratteri sessuali.

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3. Giurisprudenza ordinaria

Riportiamo qui di seguito, senza pretese di completezza, una selezione di alcune pronunce di legittimità e di merito, in ordine cronologico

Cass. civ., sez.  I, 20 luglio 2015, n. 15138: identità di genere e intervento chirurgico conformativo dei caratteri sessuali primari.

Tribunale di Cuneo, sent. 23 febbraio 2024, n. 203: rettifica degli atti di stato civile, autorizzazione agli interventi e non obbligatorietà del previo adeguamento chirurgico del sesso.

Tribunale di Como, sez. I, ord. 13 settembre 2024, n. 186: questione di legittimità costituzionale circa il divieto di accesso alla PMA da parte di genitori biologicamente complementari.

Tribunale di Trento, 20 dicembre 2024, n. 1151: autorizzazione del Tribunale al trattamento chirurgico e rettificazione di attribuzione del sesso.

Tribunale di Firenze, 15 aprile 2025, n. 1308: prime applicazioni della sentenza n. 143/2024.

Tribunale di Firenze, 15 aprile 2025, n. 1323: prime applicazioni della sentenza n. 143/2024.

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4. Le carriere alias: prassi amministrativa

Le carriere alias costituiscono una buona prassi, diffusa presso molte amministrazioni, per sopperire al vuoto normativo la tutela del diritto all’identità incontra nelle more delle procedure per l’affermazione di genere, prima della sentenza che dispone la modifica dell’identità anagrafica. Qui di seguito riportiamo alcuni esempi.

Università degli Studi di Trento, decreto rettorale 1° luglio 2020, n. 489, «Regolamento per l’attivazione e la gestione dell’identità alias per persone transgender o di genere non conforme».

Università degli Studi di Milano, decreto rettorale 19 maggio 2023, n. 2651, «Regolamento per l’attivazione e la gestione di un’identità alias per persone in transizione di genere».

ARAN, «Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e ricerca – Periodo 2019-2021» (art. 21).

ARAN, «Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni locali - Triennio 2019 - 2021» (art. 28).

Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi, circolare 9 settembre 2022, prot. n. 12021, «Attivazione e gestione di un’identità alias per persone in transizione di genere».

Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, circolare 3 febbraio 2023, prot. n.0047749, «Articolo 21 del CCNL 2019/2021, sottoscritto il 9 maggio 2022 – Attivazione e gestione di una identità alias per persone in transizione di Genere – Regolamentazione interna»

Ministero della Difesa – Direzione generale per il personale civile, circolare 10 gennaio 2024, n. M_D A0582CC REG2024 0001800, «Attivazione e gestione di un’identità Alias per persone in transizione di genere. Linee Guida».

Ministero della Difesa – Direzione generale per il personale civile, circolare 15 gennaio 2024, n. M_D A0582CC REG2024 00002804, «Sospensione Linee Guida relative all’attivazione e gestione di un’identità Alias per persone in transizione di genere».

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5. Il progetto Prin PNRR T.R.A.N.S.

Il progetto Prin PNRR T.R.A.N.S., che coinvolge l’Università degli Studi di Milano (capofila) e l'Università degli Studi di Trento (Dipartimento CIBIO e la Facoltà di Giurisprudenza), è stato finanziato nell'ambito del bando MUR Prin 2022 PNRR a partire dal novembre 2023. Il progetto è volto ad indagare le complesse problematiche giuridiche ed istanze di tutela emergenti nell’ambito delle procedure di transizione di genere.

Visita la pagina web del Progetto !

A questo link , nel nostro sito, la descrizione del Progetto T.R.A.N.S. e l'elenco delle attività svolte.

Questa pagina informativa è stata elaborata nell'ambito delle attività del progetto Prin MUR PNRR 2022 T.R.A.N.S., Transsexuals’ Rights and Administrative Procedure for Name and Sex Rectification", finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU. PRIN 2022 PNRR prot. n. P2022AAER4. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia solo quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o della Commissione europea. Né l’Unione europea né la Commissione europea possono essere ritenute responsabili per essi.

Image credits: Foto di Alexander Grey su Unsplash

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Autore
Francesco Dalla Balla
Pubblicato il: Lunedì, 30 Giugno 2025
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