Questa sezione raccoglie materiali normativi e proposte di legge, provenienti da diversi ordinamenti, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie materiali normativi e proposte di legge, provenienti da diversi ordinamenti, sulle tematiche del biodiritto.
Il 18 settembre 2025 la Regione Sardegna ha approvato una proposta di legge che definisce le procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019.
È attualmente in esame al Senato della Repubblica il disegno di legge finalizzato a disciplinare le condizioni necessarie ad ottenere assistenza medica per porre fine alla propria vita e le relative modalità, dando così esecuzione alla sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale.
La Regione Sicilia ha previsto all’art. 3 della legge regionale n. 23/2025 l’introduzione di alcune misure, tra le altre, al fine di garantire l’attuazione della legge 194/1978.
Il 25 marzo 2025 il Parlamento dell’Isola di Man ha approvato l’Assisted Dying Bill 2023, legge in materia di fine vita, che individua le condizioni necessarie al fine di poter accedere a forme di assistenza finalizzate a porre fine alla propria vita.
Il 14 marzo il Portogallo ha approvato una legge contro la violenza ostetrica, divenendo il primo Paese in Europa a dotarsi di una normativa specifica in materia. La disposizione definisce la violenza ostetrica come « La violenza ostetrica è l’azione fisica e verbale esercitata dai professionisti della salute sul corpo e sulle procedure nell’area riproduttiva delle donne o di altre persone gestanti, che si manifesta in un trattamento disumanizzante, in un abuso della medicalizzazione o nella patologizzazione dei processi naturali, violando il regime di tutela relativo alla procreazione, alla procreazione medicalmente assistita, alla gravidanza, al parto, alla nascita e al puerperio» (Articolo 2).
La Regione Toscana ha approvato una proposta di legge di iniziativa popolare che definisce le modalità organizzative per accedere alla procedura medicalizzata di aiuto al suicidio ai sensi e per l’effetto delle sentenze della Corte costituzionale n. 242/2019 e 135/2024.
La legge di bilancio 2025 (L. n. 207 del 2024), entrata in vigore il 1° gennaio, predispone misure in materia di sanità sui seguenti temi: finanziamento del Sistema sanitario nazionale (SSN), riduzione delle liste d’attesa, livelli essenziali di assistenza, cure palliative, trattamenti economici del personale sanitario medico e non medico, prevenzione, malattie rare, introduzione del formato elettronico delle ricette come formato standard a partire dal 2025, proroga della sperimentazione della farmacia dei servizi all’anno 2025, applicazione fino al 31 dicembre 2025 della semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti alle visite di revisione dei soggetti con patologie oncologiche già riconosciute, salute mentale e piano pandemico.
Il 29 novembre 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 18 novembre 2024, n.176 . Il provvedimento è finalizzato ad assicurare il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza dimora prive della residenza anagrafica (sul territorio nazionale o all'estero) e soggiornanti regolarmente in Italia.
A partire dal 25 febbraio 2025, in base al Protect All Students Act, noto anche come "Bathroom Bill", nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado dello Stato dell'Ohio, l'accesso alle strutture multioccupancy (ossia fruibili da più soggetti simultaneamente) destinate a servizi igienici, spogliatoi e locali per il pernottamento sarà consentito esclusivamente agli studenti in base al loro sesso biologico, maschile o femminile.
Il Senate Bill 480/2023 dell’Indiana, che vieta agli operatori sanitari di eseguire procedure di transizione di genere su persone di età inferiore ai 18 anni, è entrato in vigore dopo che la Corte d’Appello del Settimo Circuito ha annullato il blocco cautelare precedentemente disposto dal tribunale distrettuale. La Corte ha ritenuto che la normativa non violi il principio di “equal protection” sancito dal XIV emendamento, accogliendo così la posizione dello Stato.