Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il Bundesgerichtshof (BGH) si è recentemente pronunciato sul diritto dei minori di conoscere le proprie origini biologiche nel caso di fecondazione cd. eterologa, abolendo il limite di età per poter accedere a tali informazioni.
In un processo per la definizione dello status del nato a seguito di GPA all’estero, la Corte federale tedesca (Bundesgerichtshof, BGH) ha stabilito per la coppia tornata in Germania la completa soggezione al diritto tedesco e quindi la necessità di iniziare una procedura di adozione del figlio nato all’estero con maternità surrogata.
Il Tribunale amministrativo federale della Germania ha ritenuto legittimo il diniego all’autorizzazione per l’acquisto del farmaco Sodio Pentobarbital utilizzato per realizzare propositi suicidi, poiché contraria ai fini terapeutici perseguiti dalla normativa tedesca in materia di stupefacenti.
La Corte Suprema indiana ha negato alla Novartis il brevetto sulla forma beta-cristallina dell’Imatinib mesilato, utile per la cura della leucemia mieloide cronica e altre forme tumorali. La richiesta riguardava il derivato della lavorazione di una sostanza (Imatinib Mesylate), componente unico del framaco Gleevec, già commercializzato.
Aruna Ramachandra Shanbaug si trova da 36 anni in stato vegetativo persistente. Con un ricorso presentato in suo nome da una giornalista sua amica viene richiesto di interrompere nutrizione e idratazione artificiale e di permettere ad Aruna di terminare in pace la propria esistenza.
La Corte Suprema indiana ha dichiarato che l'interruzione di life sustaining treatments è legittima, se approvata dalla High Court, su richiesta avanzata dagli stretti familiari della persona e con il parere favorevole di tre medici.
La Corte Suprema Indiana ha riconosciuto il diritto a interrompere le terapie life-saving, a certe specifiche condizioni, per i pazienti affetti da malattie terminali o che si trovino in stato vegetativo permanente.
La Suprema Corte dell’India ritiene che una donna, divenuta indigente dopo essere stata violentata e affetta da HIV, non abbia il diritto ad accedere a IVG a causa dello stadio avanzato della gravidanza, ma le riconosce il diritto al risarcimento del danno e all’accesso ai trattamenti sanitari.
Nel marzo 2018 la Corte Suprema indiana, nell’ambito del giudizio Common Cause v. Union of India, ha riconosciuto come fondamentale il diritto a morire con dignità e, conseguentemente, ha fornito alcune linee guida in materia di Advance Medical Directives (disposizioni anticipate di trattamento) e trattamenti di sostegno vitale. Nel gennaio 2023 la Corte è nuovamente intervenuta a riguardo, modificando alcune disposizioni che, essendo risultate difficilmente applicabili, ostacolavano l’efficacia della disciplina del 2018.
La Corte Suprema dell’Irlanda ha rigettato la questione di legittimità costituzionale sollevata in riferimento alla previsione legislativa che vieta l’assistenza al suicidio.
La Corte Suprema irlandese ha stabilito che la madre genetica di due gemelli nati con maternità surrogata non può essere iscritta nell’atto di nascita dei bambini, in mancanza di una disposizione legislativa specifica in materia.