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Francia - Cour de Cassation - sent. 619/2015: maternità surrogata e riconoscimento del legame di filiazione
3 luglio 2015

La Cour de Cassation ha stabilito che i bambini nati da maternità surrogata all’estero hanno il diritto alla trascrizione del certificato di nascita formatosi conformemente alle previsioni di legge dello Stato di nascita.

Numero
619
Anno
2015

La sentenza chiarisce quale debba essere lo status dei figli di cittadini francesi nati attraverso il ricorso alla gestazione per altri all’estero, per i quali sino a tale pronuncia non era possibile ottenere né la registrazione del certificato di nascita formato all’estero né la cittadinanza. Ne seguiva che questi bambini rimanevano, pertanto, in una sorta di limbo giuridico, privi di status. La sentenza segue i due precedenti della Corte EDU (Labassee v. France e Mennesson v. France), con cui i giudici di Strasburgo hanno ritenuto che ecceda il margine di apprezzamento statale il rifiuto delle autorità francesi di riconoscere il rapporto di filiazione fra padre biologico e figli nati mediante procedimenti di maternità surrogata all’estero.

Con una motivazione particolarmente sintetica, la Corte di Cassazione francese ha affermato che il certificato di nascita redatto all’estero, in conformità alle norme di questo Stato, deve essere trascritto in Francia, a meno che non vi siano motivi di ritenere che dichiarazioni in esso contenute, o parti di tale atto, siano irregolari, false o non corrispondenti alla realtà. Dal momento che, in base agli atti della sentenza d’appello impugnata in Cassazione, non risulta che vi siano motivi di ritenere che sussistano elementi per l’accertamento giudiziario della veridicità di quanto dichiarato nell’atto di nascita, è necessario provvedere alla trascrizione dello stesso.

Il testo della sentenza è disponibile nel box download. Maggiori informazioni a questo link .

Lucia Busatta
Pubblicato il: Venerdì, 03 Luglio 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 12 Giugno 2019
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