Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 2 CEDU da parte del Belgio, poiché la loi 28 mai 2002 non garantisce sufficientemente l’indipendenza della Commission fédérale de contrôle et d’évaluation de l’euthanasie.
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha affermato che le misure sanzionatorie applicate al personale sanitario non vaccinato contro il Covid-19 risultano proporzionate alla situazione emergenziale.
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Polonia in quanto non garantisce un adeguato riconoscimento legale alle coppie di persone dello stesso sesso.
Con il ricorso si chiede l’intervento della Corte Europea dei diritti dell’uomo riguardo interventi chirurgici e trattamenti effettuati su minori intersessuali, per far corrispondere il loro corpo ai caratteri del corpo maschile o femminile.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha rilevato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Danimarca per aver espulso, a seguito di una condanna penale, un cittadino straniero, “settled migrant” che soffre di una malattia mentale.
La quinta sezione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un vigile del fuoco francese circa la legittimità della loi 2021-1040, poiché non vi è stato il previo esaurimento dei mezzi di ricorso interni.
La Corte europea dei Diritto dell’Uomo ha affermato che il ricovero coatto di un minore presso un ospedale psichiatrico e la contestuale sottoposizione dello stesso a trattamento farmacologici viola la CEDU e in particolare gli artt. 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti), 14 (divieto di discriminazione).
Le ricorrenti sono, da un lato, il Verein KlimaSeniorinnen Schweis, un’associazione costituita per promuovere la difesa del clima a favore delle sue socie (più di 2000 donne anziane) e, dall’altro, quattro donne anziane, anch’esse membri della medesima associazione, che richiedono la condanna della Svizzera a causa dei problemi di salute che hanno riscontrato durante le ondate di calore e che compromettono significativamente la loro vita, il loro benessere e le loro condizioni di salute.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha rigettato il ricorso proposto da un uomo transessuale, il quale lamentava la violazione dell’art. 8 e del combinato disposto degli artt. 8 e 14 della CEDU da parte della Polonia, a seguito del rifiuto di emissione di un nuovo certificato di nascita che non contenesse il riferimento al sesso attribuito al ricorrente al momento della nascita.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Russia, a seguito di un intervento di sterilizzazione effettuato su una giovane donna, avvenuto senza il suo espresso consenso.