Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La IV sezione della Cassazione Penale (sentenza 7659/2018) ha annullato agli effetti civili, con rinvio alla Corte d’Appello, la decisione in merito al risarcimento del danno dovuto da un medico in conseguenza dell’imputazione a suo carico del reato di omicidio colposo, per aver convinto un paziente malato di cancro a curarsi con l’ayurvedica, una terapia alternativa Indiana, e averne così cagionato la morte.
La IV sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato e rinviato alla Corte di appello di Catania una sentenza di condanna di un medico e di un infermiere per lesioni personali colpose, per non aver adeguatamente vigilato un paziente nella fase di risveglio al termine di una operazione chirurgica, ritenendo che i giudici di merito avrebbero dovuto scindere le responsabilità dei due professionisti.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dalle parti civili avverso la sentenza resa dalla Corte d'appello di Catania che aveva assolto l'imputato, accusato di aver cagionato, eseguendo in maniera inappropriata una manovra nel corso del parto, il distacco della placenta e conseguenti gravi lesioni riportate dal neonato.
La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso contro la sentenza che affermava l’illegittimità del licenziamento, in quanto discriminatorio e come tale nullo, adottato in conseguenza della mera comunicazione da parte della lavoratrice subordinata dell’intenzione di assentarsi dal lavoro per sottoporsi all’estero a pratiche di fecondazione assistita in vitro.
La Corte di Cassazione, visto l'art. 267 TFUE e l'art. 295, cod. proc. civ., chiede alla Corte di Giustizia dell'Unione europea di pronunciarsi, in via pregiudiziale, sulla questione di interpretazione del diritto UE in relazione agli articoli 2, par 2, lett. b), i), e 5, della Direttiva 2000/78/CE.
La Corte di Cassazione ha stabilito l’inesistenza del nesso causale tra vaccino e autismo.
La Cassazione ha accolto il ricorso di una azienda sanitaria siciliana che era stata condannata in primo e in secondo grado al pagamento delle spese relative all’assistenza sanitaria indiretta ricevuta da un cittadino italiano durante un soggiorno in Cina.
La Cassazione penale ha rigettato un ricorso avverso un provvedimento di assoluzione pronunciato dalla Corte d’Appello di Napoli, in un procedimento penale per il reato di falsa attestazione relativamente alla trascrizione di un atto di nascita in un minore nato all’estero da maternità surrogata.
La Corte di Cassazione ha annullato la condanna in appello di due ostetriche per il reato colposo di interruzione di gravidanza.
La Cassazione, accogliendo il ricorso contro una decisione del Giudice di Pace di Roma che aveva avvallato il provvedimento di espulsione nei confronti di una cittadina peruviana, ha stabilito che la necessità di seguire un rigido protocollo post-operatorio costituisce un motivo di salute ostativo all’espulsione.