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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte di Cassazione – sez. I civ. – sent. 18222/2019: autodeterminazione – consenso informato – psicoterapia – prescrizione
5 luglio 2019

  • La prescrizione giudiziaria o l’invito giudiziale, rivolti ai genitori, di un percorso psicoterapico per il sostegno alla genitorialità è in contrasto con gli artt. 13 e 32 Cost.

Corte di cassazione – Sez. I Civ. – sent. n. 24878/2024: finalità di tutela dell’istituto dell’amministrazione di sostegno
12 luglio 2024

  • La Corte di cassazione accoglie un ricorso di opposizione alla richiesta di assegnazione di amministratore di sostegno presentata dal figlio del ricorrente, che lamenta l’erronea applicazione del principio per cui la tutela dell’amministrato deve avvenire limitando il meno possibile la sua capacità d’agire.

Corte di Cassazione – sez. II civ. – ord. 25820/2024: sanzione disciplinare per effettuazione di pubblicità non trasparente e mancante di veridicità
27 settembre 2024

  • Con la ordinanza 27 settembre 2024, n. 25820, la Corte di Cassazione rigetta il ricorso proposto da un medico contro la decisione della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, la quale aveva deciso di sanzionarlo con la sospensione di quattro mesi dall’esercizio dell’attività medica per aver leso il decoro professionale ricorrendo a pubblicità non trasparente e non veritiera.

Corte di Cassazione – sez. III civ. – ord. 14245/2024: risarcimento del danno non patrimoniale per lesione del diritto all’autodeterminazione
22 maggio 2024

  • Con l’ordinanza n. 14245 del 22 maggio 2024 la Corte di Cassazione rigetta il ricorso proposto da un medico, confermando così la decisione della Corte d’Appello di Firenze con cui veniva condannato lo stesso al pagamento di una somma a titolo di danno non patrimoniale a favore degli eredi di un paziente oncologico al quale aveva prescritto una cura alternativa alla chemioterapia. Tale terapia aveva poi causato il decesso del malato. 

Corte di Cassazione – sez. III civ. – ord. 26943/2024 – Morbo di Alzheimer e gratuità delle prestazioni assistenziali
17 ottobre 2024

  • La Corte di Cassazione ha riconosciuto che il costo delle prestazioni socio-assistenziali che siano strettamente legate a quelle sanitarie svolte nei confronti di soggetti affetti dal morbo di Alzheimer debbano essere considerate a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Corte di cassazione – sez. III civ. – sent. 11224/2024: carenza di documentazione della cartella clinica e responsabilità del medico
26 aprile 2024

  • La Corte di cassazione ha dichiarato che la carenza di documentazione della cartella clinica del paziente può essere un elemento per accertare il nesso causale tra la responsabilità medica e il danno cagionato al paziente.

Corte di Cassazione – sez. III civ. – sent. 29469/2020: emotrasfusioni a Testimoni di Geova e consenso informato
4 dicembre 2020

  • La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di una paziente Testimone di Geova a cui era stata effettuata una trasfusione di sangue durante un intervento chirurgico, nonostante si fosse dichiarata contraria alla pratica per motivi religiosi.

Corte di Cassazione – sez. III civ. – sent. 30727/2019: obbligo di informazione e responsabilità medica
26 novembre 2019

  • Il medico che formuli una diagnosi sulla base di esami che non hanno permesso di rilevare anomalie fetali, ha l’obbligo di informare la paziente della possibilità di ricorrere a centri con un più elevato livello di specializzazione, in vista dell'esercizio del diritto della gestante di interrompere la gravidanza, ricorrendone i presupposti

Corte di Cassazione – sez. III penale – sent. 40316/2024 - Responsabilità medica e applicazione delle linee guida: il chiarimento della Corte di Cassazione
24 settembre 2024

  • Il 24 settembre 2024, la Corte di Cassazione ha rigettato l’impugnazione di una sentenza della Corte d’Appello di Catania, presentata da un medico accusato di aver causato la morte di un neonato. La Corte ha sottolineato come il rispetto delle linee guida sulla responsabilità medica non esoneri automaticamente da colpa grave, soprattutto quando non si siano considerati adeguatamente i fattori di rischio specifici. La sentenza ha dunque ritenuto che, pur non essendo obbligatorio secondo le linee guida il monitoraggio cardiotocografico, nel caso di specie il medico avrebbe dovuto adottare misure di monitoraggio aggiuntive, data la complessità del quadro clinico della paziente, per prevenire l’esito fatale. Pertanto, la Corte ha confermato la condanna per imperizia non lieve.

Corte di Cassazione – sez. IV pen. – sent. 18780/2016: équipe medica e responsabilità penale
30 marzo 2016

  • Nel caso di lavoro medico d'équipe, la colpa per una manovra mal eseguita deve essere valutata alla luce dell'apporto e della funzione svolta dal singolo componente, non potendosi configurare una indistinta "responsabilità di gruppo"

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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