Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Con sentenza dell’ottobre 2017, la High Court (Queen’s Bench Division) ha riconosciuto in capo alla ricorrente il diritto al risarcimento dei costi associati ad una disabilità del figlio non direttamente collegata all’inadeguatezza delle indagini diagnostiche atte a verificare il suo stato di portatrice del gene dell’emofilia, condotte dal medico curante, nel momento in cui il bambino disabile non sarebbe mai nato se non fosse stato per la negligenza del medico stesso.
La High Court of Justice (Queen’s Bench Division Administrative Court) ha dichiarato che il National Health Service Commissioning Board (NHS England) ha la competenza di finanziare la profilassi anti-retrovirale come trattamento preventivo per l’HIV ai soggetti considerati ad alto rischio nel contrarre l’AIDS.
La High Court del Regno Unito ha rigettato un ricorso per negligenza presentato dalla famiglia di due bambini affetti da una patologia genetica nei confronti dell’ospedale che, alcuni anni prima, non aveva sottoposto un secondo cugino dei bimbi a un test che avrebbe permesso un rilevante vantaggio diagnostico.
La High Court ha respinto il ricorso di un uomo che, affetto da sindrome locked-in e gravemente disabile, voleva porre fine alla propria esistenza recandosi in Svizzera per il suicidio assistito e sosteneva la contrarietà alla CEDU delle regole disciplinari del General Medical Council inglese.
La High Court di Belfast (The Northern Ireland Human Rights Commission’s Application [2015] NIQB 96 – 30 novembre 2015) ha dichiarato che le disposizioni sull’aborto dell’Irlanda del Nord (che permettono l’interruzione di gravidanza solo nel caso in cui la donna sia in pericolo di vita o di gravi danni) non sono compatibili con la Cedu.
La High Court, con una maggioranza di due su tre, dichiara inammissibile una richiesta di judicial review della section 2(1) del Suicide Act 1961, richiesta presentata da Mr Conway sulla base della section 4(2) of the Human Rights Act 1998.
Indi Gregory, una bambina britannica di quasi otto mesi, è nata affetta da una malattia del DNA mitocondriale che le causa gravi disfunzioni neurologiche e cardiache e la costringe a sottoporsi a trattamenti di supporto vitale presso l’unità pediatrica di terapia intensiva del Queen’s Medical Centre di Nottingham.
La Corte Suprema del Regno Unito, con una maggioranza di 3 a 2, ha rigettato il ricorso di una donna residente nell’Irlanda del Nord, che lamentava una violazione dei propri diritti a causa dell’impossibilità di accedere gratuitamente al servizio nelle strutture pubbliche in Inghilterra (R (on the application of A and B) (Appellants) v Secretary of State for Health (Respondent)[2017] UKSC 41 ).
La Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che l'interruzione di alcuni trattamenti medici invasivi su una persona incapace è nel migliore interesse del paziente, nonostante la resistenza da parte dei familiari.
La Corte Suprema del Regno Unito, in data 7 giugno 2018, rigetta il ricorso della Commissione diritti umani dell’Irlanda del Nord che chiedeva di dichiarare illegittima la legge sull’aborto vigente in Irlanda del Nord.