Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte Suprema statunitense si è pronunciata sulla legittimità della legge texana HB 2 che regola l’aborto, affermando che i requisiti richiesti alle cliniche abortive e ai medici impongono un onere eccessivo nell’accesso all’interruzione di gravidanza.
La Corte Suprema dell’Arizona ha dichiarato che una norma codificata nel 1864, la quale vieta l’aborto in ogni situazione salvo il caso di intervento necessario per salvare la vita della madre, non è stata abrogata o limitata da alcuna successiva legislazione ed è dunque da considerare in vigore.
La Supreme Court del Connecticut ha escluso che una diciassettenne, affetta da linfoma di Hodgkin, potesse rifiutare un trattamento chemioterapico poiché considerata non sufficientemente matura per assumere tale decisione in riferimento a un intervento che, con buona probabilità, avrebbe avuto esito positivo.
La Corte Suprema dell'Iowa ha affermato che la madre di un figlio affetto da ritardo mentale avrebbe dovuto richiedere l'autorizzazione di un Tribunale prima di acconsentire a un intervento di vasectomia sul figlio.
La US Supreme Court si è espressa in riferimento al caso Myriad sancendo la non brevettabilità di sequenze di DNA esistenti in natura. Soluzione di segno opposto è stata invece adottata per il DNA complementare prodotto sinteticamente.
Con due decisioni del 13 gennaio 2022, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha temporaneamente bloccato il provvedimento dell’OSHA relativo all’obbligo di vaccinazione contro il CoViD-19 nelle aziende con più di 100 dipendenti e confermato, invece, il requisito dell’obbligo all’interno delle strutture che partecipano ai programmi di Medicare e Medicaid, posto dal Secretary of Health and Human Services.
Nel marzo 2009 alcuni genitori hanno presentato ricorso lamentando l’illegittimità dell’utilizzo di campioni di sangue prelevati ai neonati. Secondo i ricorrenti, le pratiche condotte dal Texas Department of State Health Services (TDSHS) avrebbero comportato una violazione del diritto alla privacy, derivabile dal Fourth e dal Fourteenth Amendment e dalle altre leggi statali sulla privacy, oltre che del divieto di seizure. Per queste ragioni si richiedeva la distruzione di tutti i campioni raccolti senza consenso (circa 4milioni, a partire dal 2002) o di ottenere un consenso retroattivo da parte dei genitori. Inoltre, si richiedeva di ordinare al TDSHS di rivelare per quali finalità I campioni di sangue fossero stati utilizzati.
La Supreme Court degli Stati Uniti ha stabilito all’unanimità che la decisione del Department of Health and Human Services (HHS) di ridurre i tassi di rimborso per gli anni 2018 e 2019 in favore dei “340b hospitals” è in contrasto con le disposizioni del Medicare Statute.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la legge della Louisiana che imponeva forti limitazioni all’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza.
La Corte Suprema dell’Arizona riafferma la competenza, alle condizioni previste ex lege, della Family Court a limitare l’autorità di decidere in merito all’educazione e alle cure mediche del genitore affidatario di un minore con disforia di genere.