Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Una Corte inglese ha dichiarato che la compagna (separata) della madre di due gemelli non può essere considerata per legge genitore dei bambini nati da procreazione medicalmente assistita a causa del mancato rispetto delle disposizioni sul consenso informato (Human Fertilisation and Embryology Act 1990 e 2008) da parte della clinica alla quale le donne si erano rivolte.
La Family Division della High Court ha stabilito che l’imposizione da parte della madre nei confronti del figlio di 7 anni della classificazione “gender variant” ha provocato una significativa lesione del diritto all’autodeterminazione del minore.
La Family Division della High Court, pronunciandosi in un caso relativo all’accertamento della capacità mentale di una paziente tetraplegica e sottoposta a ventilazione meccanica, riconosce l’esistenza del diritto a rifiutare i trattamenti sanitari, nel caso in cui il paziente sia mentally competent.
La Family Division della High Court dell'Inghilterra e del Galles ha stabilito che è possibile sospendere la ventilazione meccanica di un bambino colpito da gravissime lesioni cerebrali, nonostante l'opinione contraria, dettata da ragioni di carattere religioso, espressa dai genitori e nonostante ciò ne causi inevitabilmente la morte.
Una corte del Regno Unito ha autorizzato l’analisi del DNA di un uomo deceduto per accertare un legame di paternità e per confermare la storia medica familiare.
La High Court si è espressa a favore di una donna che chiedeva di prolungare, secondo quanto previsto dallo Human Embryo and Fertilisation Act, il periodo di conservazione dei gameti del marito deceduto, pur in assenza del consenso scritto dell’uomo, in applicazione dell’art. 8 Cedu.
Regno Unito: la High Court ha emanato un parental order per maternità surrogata anche se i sei mesi previsti dalla legge per la richiesta del provvedimento erano già trascorsi. La Corte ritiene che interpretare la deadline come termine perentorio sia “almonst nonsensical”.
In un caso riguardante la mancata attribuzione della genitorialità a una coppia britannica, che aveva avuto due gemelli grazie ad un accordo di maternità surrogata con una donna ucraina, la Family Division della High Court ha stabilito che è nell’interesse dei minori riconoscere i diritti e doveri di genitori alla coppia committente.
Nel corso di un procedimento per la dichiarazione di adottabilità di due minori, Y e Z, rispettivamente di tre e due anni, la High Court ha escluso la necessità di svolgere un test genetico per individuare la presenza di una specifica malattia genetica (corea di Huntington).
La Family Division della High Court inglese, nell’interesse preminente dei minori coinvolti, sospende sine die (adjourn generally, with liberty to restore) la decisione relativa al riconoscimento di un parental order a fronte del rifiuto della gestante – per motivi non riconducibili al best interest of the child – di prestare il proprio consenso affinché i genitori intenzionali possano diventare genitori legali dei gemelli che ha partorito.