Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La US District Court for the Middle District of North Carolina ha dichiarato l’incostituzionalità di una legge che limita l’aborto dopo la ventesima settimana.
La US District Court for the Northern District of California ha consentito al California Department of Corrections and Rehabilitation di procedere all'alimentazione forzata di alcuni detenuti in sciopero della fame, anche se avevano dichiarato di non voler essere rianimati.
Una corte di primo grado in Texas ha dichiarato incostituzionale il c.d. Affordable Care Act, una legge che rende obbligatorio essere in possesso di un’assicurazione sanitaria.
La Corte distrettuale del Montana ha riconosciuto un risarcimento di 59.820 dollari ad un paziente per l'errore medico nella diagnosi di una patologia.
Un giudice della Second Judicial District Court ha stabilito che i malati terminali, qualora capaci, hanno il diritto di richiedere l'aiuto al suicidio secondo le previsioni della Costituzione dello Stato.
La Eastern Districit Court of Missouri ha stabilito che i pazienti che hanno donato i propri tessuti ad un centro di ricerca hanno diritto di ritirare il proprio consenso e di ottenere la distruzione dei campioni.
Alcune famiglie colpite dal morbo di Canavan (una rara malattia genetica particolarmente frequente nella popolazione ebrea Ashkenazi) avevano fornito campioni biologici per una ricerca che aveva portato a isolare il gene connesso allo sviluppo della patologia e a brevettare un test per l’identificazione dello stesso.
Il 20 aprile 2010 l’Arizona State University (ASU) ha accettato di pagare $700,000 a 41 membri della tribù Indiana degli Havasupai come mediazione nel processo da questi ultimi instaurato per illegittimo utilizzo di campioni di sangue a fini di ricerca genetica.
La Corte d’Appello dell’Illinois ha confermato la decisione della Corte di primo grado di riconoscere ad una donna il diritto all’utilizzo degli embrioni crioconservati precedentemente creati con i gameti del suo ex-fidanzato, nonostante l’opposizione di quest’ultimo.
La Corte d’appello del Missouri ha rigettato il ricorso presentato da una donna nei confronti della sentenza di scioglimento del vincolo matrimoniale che qualificava due pre-embrioni creati nel corso di una procedura di PMA come proprietà comune dei due ex coniugi.