Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Nel caso volto ad ottenere l’affidamento (child arrangement order) di Z, un bambino nato a seguito di un surrogacy agreement stipulato tra X (c.d. "surrogate") e A e B (c.d.”commissing parents” di Z), la Family Court ha permesso alla madre surrogata di tenere il bambino sulla base della sezione 1(1)(3)(4) del Children Act (1989).
La Family Division della High Court del Regno Unito, in data 13 marzo 2018, trasferisce la piena titolarità dei diritti di un minore nato all’estero da madre surrogata in capo ad una coppia sposata ma non convivente.
La High Court of Justice (Family Division) ha ritenuto che non possa configurarsi una violazione dell’art. 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo se il minore che si presume essere privato della libertà è fisicamente incapace di esercitare tale diritto e non è nemmeno in grado, a causa della propria disabilità mentale, di comprenderlo e rivendicarlo.
La Corte Suprema degli UK ha deciso di dichiarare Midrar, neonato che sin dai primi momenti di vita è stato alimentato da un respiratore presso l’Unità di Cura Intensiva Neonatale a seguito di una complicazione durante il parto, morto cerebralmente, come risulterebbe dai test fatti secondo criteri neurologici (DNC- Death by Neurological Criteria), e quindi ha confermato al Trust del Manchester University Hospital di rimuovere il respiratore.
La Corte Suprema, confermando le decisioni dei precedenti gradi di giudizio, ribadisce che il c.d. professional practice test è il legal test corretto per stabilire quando un trattamento medico possa essere definito ragionevole. In particolare, il medico non ha l’obbligo di informare il paziente in merito a trattamenti medici alternativi che non ritenga ragionevoli e adeguati alla condizione clinica dell’assistito, in base al proprio giudizio professionale e coerentemente con le pratiche approvate da una commissione medica.
La Corte Suprema britannica ha ritenuto che i parenti di una persona deceduta a causa di negligenza medica non possano ottenere alcun risarcimento per il danno psicologico (psychiatric harm) subìto.
Con decisione del 16 aprile 2025, la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che, ai fini dell’Equality Act 2010 (AE 2010), è considerata donna solo chi è biologicamente tale, facendo prevalere il sesso biologico su quello anagrafico.
La Court of Protection di Inghilterra e Galles, sulla base del Mental Capacity Act 2005 e applicando il “best interest test”, ha considerato i benefici della somministrazione del vaccino COVID-19 su soggetto in stato di incapacità naturale prevalenti rispetto ai rischi.
La High Court of Justice ha dichiarato ammissibile la previsione di limiti temporali differenziati per l’aborto in caso di gravi disabilità del feto.
La High Court ha dichiarato legittima la norma che introduce l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari che lavorano nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani.