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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte di Cassazione - sez. I civ. - sent. n. 23707/2012: amministratore di sostegno e dichiarazioni anticipate di trattamento
6 dicembre 2012

  • La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di una donna che in primo e secondo grado di giudizio si era vista respingere la richiesta di nomina di un amministratore di sostegno perché la perdita di capacità era futura e meramente eventuale.

Corte di Cassazione - sez. I civ. – ord. 24124/2024: questione di legittimità costituzionale della legge 833/2978 in merito ai Trattamenti sanitari obbligatori.
9 settembre 2024

  • La Corte di cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale degli artt. artt. 33, 34, 35 della Legge n. 883/1978, con riferimento agli artt. 2, 3, 13, 24, 32, 111 Cost, nonché all’art. 117 Cost. in relazione agli artt. 6 e 13 CEDU, in quanto non consentirebbero un ricorso immediato ed efficace avverso i provvedimenti che dispongono un T.S.O. in regime di degenza ospedaliera.

Corte di Cassazione - sez. I civile - sent. 21633/2021: illegittimità dell'alienazione parentale
23 marzo 2022

  • Nell'ambito di una controversia relativa alla decadenza dalla responsabilità genitoriale della madre e all'allontanamento del figlio minore dalla casa familiare, la Corte di Cassazione ha ritenuto che la sindrome di alienazione parentale, sulla base della quale si era fondato il convincimento dei giudici del Tribunale dei Minori di Roma, sia scientificamente inconsistente e non possa costituire il fondamento di provvedimenti gravemente incisivi sulla vita dei minori. 

Corte di Cassazione - sez. I pen. - sent. 1298/2016 : eutanasia e omicidio volontario
31 marzo 2016

  • La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi comminata a un uomo accusato di aver ucciso la moglie: l’uomo, imputato di omicidio aggravato, aveva confessato, dieci giorni a seguito dell’accaduto, di aver colpito la moglie con una coltellata, dopo aver tentato di ucciderla con una elevata dose di sedativo (Lexotan).

Corte di Cassazione - sez. II pen. - sent. 33076/2014: prelievo DNA senza consenso dell’imputato
9 maggio 2014

  • La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un uomo, condannato in secondo grado per rapina. La doglianza verteva sulle modalità di prelievo delle tracce biologiche, acquisite senza il consenso dell’imputato.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - ord. 20885/2018: responsabilità medica, danni alla salute e lesione del consenso informato
29 gennaio 2018

  • La Cassazione ha chiarito, in tema di responsabilità medica, la distinzione tra danni alla salute e danni derivanti dalla lesione del principio del consenso informato.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - ord. 22762/2025: rilevanza del requisito della “vivenza a carico” ai fini del riconoscimento dell’assegno previsto dall’art. 1 della legge 210/1992
6 agosto 2025

  • La Corte di Cassazione riconosce la rilevanza del requisito della “vivenza a carico” ai fini dell’attribuzione delle provvidenze previste dalla legge nelle ipotesi di decesso causalmente connesso con vaccinazioni o con le patologie enucleate nella L. 210/1992.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - ord. 30998/2018: linee guida e responsabilità medica
28 settembre 2018

  • Ai fini della responsabilità medica le linee guida non sono “un parametro rigido ed insuperabile” perché occorre valutare la condotta in relazione alle circostanze del caso concreto.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - ord. 3502/2025: mancato riconoscimento del danno da nascita indesiderata
11 febbraio 2025

  • La Corte di Cassazione esclude in via generale la possibilità di riconoscere un pregiudizio biologico e relazionale configurabile come lesione di un diritto, in capo al figlio affetto da disabilità di cui i genitori non erano stati correttamente informati durante la gravidanza. Viene, così, negata l’individuazione non solo di un diritto a non nascere se non sano, ma anche di un diritto ad avere un ambiente familiare preparato ad accogliere il nuovo nato, essendo, in entrambi i casi, possibile alternativa per quest’ultimo solo quella di non nascere e non potendo integrare la vita del nato danno-conseguenza dell’illecito del medico.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - ord. interlocutoria 3569/2015: danno da nascita indesiderata
23 febbraio 2015

  • La III Sezione civile, rilevati diffusi contrasti giurisprudenziali su due questioni fondamentali, relative al c.d. danno da nascita indesiderata (che ricorre quando la gestante, a causa del mancato rilievo dell'esistenza di malformazioni congenite del feto, perde la possibilità di interrompere la gravidanza), rimette gli atti al Primo Presidente per l'eventuale assegnazione del ricorso alle Sezioni Unite.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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