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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

US - California Supreme Court - Moore v. Regents of University of California: proprietà del materiale biologico
9 luglio 1990

  • La Corte Suprema della California afferma che, nel caso in cui ricercatori impieghino materiale biologico ottenuto nel corso di operazioni chirurgiche per il perseguimento di finalità di ricerca e ottengano benefici di tipo economico da brevetti da esso derivati, il paziente non possa esercitare azioni di tipo proprietario, ma piuttosto lamentare eventuali violazioni del rapporto di fiducia intercorrente con il medico e delle procedure di consenso informato.

US Supreme Court - Cruzan v. Director, Missouri Department of Health, (88-1503): incapacità e rifiuto dei trattamenti
25 giugno 1990

  • La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, a fronte delle richieste dei tutori di una ragazza posta in condizione di “stato vegetativo permanente” (ovvero in condizione clinica di non consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante, e pertanto giuridicamente incapace di assumere le decisioni che la riguardassero, comprese quelle relative al suo stato di salute) di interrompere l’idratazione e l’alimentazione artificiali somministrate alla stessa, sulla base della sua presunta volontà di rifiuto ai trattamenti, ha respinto il ricorso, ritenendo che, in mancanza di una prova chiara, completa e convincente della rispondenza alla volontà effettiva del soggetto incapace, non sia ammissibile alcun giudizio sostitutivo (substituted judgement) dei tutori.

Corte costituzionale - sent. 27/1975: illegittimità parziale del reato di aborto
18 febbraio 1975

  • Il caso riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, prima dell’emanazione della legge n. 194/78.

    La questione di costituzionalità si riferiva in particolare all’art. 546 del codice penale nella parte in cui puniva chi cagionasse l’aborto di una donna consenziente anche qualora fosse stata accertata la pericolosità della gravidanza per il benessere fisico o per l’equilibrio psichico della gestante, senza che ricorressero gli estremi dello stato di necessità.

US Supreme Court - Roe v. Wade: aborto negli Stati Uniti
22 gennaio 1973

  • In Roe v. Wade, Norma  L.  McCorvey,  utilizzando a tutela della propria privacy lo pseudonimo di  Jane Roe,  sollevò  la  questione  di  legittimità  costituzionale  della  legge  texana che vietava l’aborto, salvo il caso in cui esso venisse praticato “by medical advice for the purpose of saving the life of the mother”.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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