Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il Tribunale di Termini Imerese ha condannato un medico di una struttura ospedaliera per aver effettuato una trasfusione di sangue nonostante il rifiuto espresso dalla paziente Testimone di Geova. Nella sentenza viene evidenziata la centralità del consenso informato del paziente in assenza del quale il medico non può attuare un trattamento; il Tribunale sottolinea che al medico non è attribuibile un generale diritto di curare a prescindere dalla volontà dell’ammalato.
Il GIP del Tribunale di Torino ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dalla procura con riferimento al procedimento intrapreso nei confronti di due medici che avevano proceduto ad una emotrasfusione su un paziente, testimone di Geova, che aveva ripetutamente espresso il proprio dissenso in relazione al trattamento.
Il giudice ha accolto il ricorso di una coppia assolutamente infertile (per la quale è necessario il ricorso alla PMA di tipo eterologo), ordinando all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento di erogare tali prestazioni terapeutiche «alle medesime condizioni economico-amministrative» previste per quelle di tipo omologo.
Nel decidere su una domanda di rettificazione di attribuzione anagrafica del sesso, il Tribunale di Trento ha escluso l’applicabilità della legge brasiliana (stato d’origine del ricorrente) ed ha, altresì, stabilito che non sia necessaria l’autorizzazione all’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso in tutti quei casi in cui quest’ultimo si svolga a seguito della già riconosciuta rettifica del nome e del genere dell’individuo.
Il Tribunale di Trieste ha assolto una coppia di cittadini italiani che erano stati imputati del reato di alterazione di stato (art. 567, co. 2 c.p.) dopo essere rientrati in territorio italiano con due gemelli partoriti a seguito di surrogazione di maternità in Ucraina (con fecondazione eterologa).
Il Tribunale per i Minorenni di Trieste ha accolto la richiesta di una signora nata da una donna che aveva scelto di non essere nominata al momento del parto e data in adozione, di accedere alle informazioni circa l’identità della propria madre biologica. Con ordinanza dell’8 maggio 2015, il Tribunale per i minorenni di Trieste, con un articolato provvedimento, chiude il caso Godelli, che aveva portato la questione della ricerca delle proprie origini innanzi alla Corte Europea dei diritti dell'uomo.
Il Tribunale di Trieste ha accolto il ricorso presentato da una donna affetta da sclerosi multipla avente ad oggetto l’illegittimità del diniego da parte dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) di autorizzare la procedura della morte medicalmente assistita e ha condannato quest’ultima a procedere ad una rivalutazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla Corte cost. nella sent. 242/2019, in particolare verificando se la donna possa considerarsi essere tenuta o meno in vita da trattamenti di sostegno vitale.
Il Tribunale di Trieste ha accolto il ricorso presentato da una donna affetta da sclerosi multipla, avente ad oggetto l’inerzia dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), e ha condannato quest’ultima a procedere all’accertamento dei presupposti relativi all’accesso al suicidio medicalmente assistito.
Il Tribunale di Trieste ha riconosciuto l’illegittimità e, conseguentemente, annullato il provvedimento comminato ad un medico per aver visitato alcuni pazienti all’interno di un C.P.R. in assenza di segnalazione da parte del medico interno del centro.
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Varese ha assolto una coppia di cittadini italiani che erano stati imputati del reato di false dichiarazioni idonee ad incidere sullo stato civile di una persona (art. 495, co. 2 c.p.) dopo aver fatto registrare in Italia il certificato di nascita dei figli, omettendo che questi fossero nati a seguito di surrogazione di maternità in Ucraina.