Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il Tribunale di Trieste ha accolto il ricorso presentato da una donna affetta da sclerosi multipla avente ad oggetto l’illegittimità del diniego da parte dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) di autorizzare la procedura della morte medicalmente assistita e ha condannato quest’ultima a procedere ad una rivalutazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla Corte cost. nella sent. 242/2019, in particolare verificando se la donna possa considerarsi essere tenuta o meno in vita da trattamenti di sostegno vitale.
Il Tribunale di Trieste ha accolto il ricorso presentato da una donna affetta da sclerosi multipla, avente ad oggetto l’inerzia dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), e ha condannato quest’ultima a procedere all’accertamento dei presupposti relativi all’accesso al suicidio medicalmente assistito.
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Varese ha assolto una coppia di cittadini italiani che erano stati imputati del reato di false dichiarazioni idonee ad incidere sullo stato civile di una persona (art. 495, co. 2 c.p.) dopo aver fatto registrare in Italia il certificato di nascita dei figli, omettendo che questi fossero nati a seguito di surrogazione di maternità in Ucraina.
Il Tribunale di Velletri ha riconosciuto il diritto a ricevere, direttamente o mediante rimborso, un trattamento riabilitativo per disturbi dello spettro autistico secondo la particolare metodologia ABA, fondata su studi comportamentali.
Il Tribunale di Vercelli ha condannato la Regione Piemonte e l’Azienda sanitaria di Alessandria a garantire la diagnosi preimpianto ad una coppia, portatrice sana di malattie genetiche, che voglia accedere a tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Il Tribunale di Vicenza ha condannato la Regione Veneto alla rimozione della norma contenuta nella DGR n. 73/2019, che non consente l’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN di cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno, rilasciato per motivi familiari ai sensi dell’art. 19, co. 2, lett. c) del Testo Unico sull’Immigrazione (TUI).
Il Tribunale federale svizzero ha rigettato il ricorso di una persona che chiedeva che il suo genere venisse cancellato dal pubblico registro. Secondo il Tribunale né è possibile elidere l’indicazione del genere dai documenti, né è possibile registrare la persona con il genere neutro, come è invece possibile nell’ordinamento in cui il ricorrente risiede.
Il Tribunale di Firenze riconosce che, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 143/2024, una volta conseguita in sede giudiziale la rettificazione anagrafica non è più necessaria l’autorizzazione all’esecuzione dell’intervento chirurgico.
Il Tribunale penale di Tivoli ha condannato per violenza privata ai sensi dell’art. 610 c.p. un medico anestesista che ha sottoposto una paziente testimone di Geova ad una trasfusione di sangue, nonostante l’esplicito dissenso manifestato sia dalla paziente nelle d.a.t. che dall’amministratore di sostegno.
La Court of Appeal, rovesciando la decisione di primo grado, ha ritenuto arbitrario e irragionevole il provvedimento del Swindon NHS Primary Care Trust con cui veniva negato alla ricorrente (Ms Rogers) l'accesso gratuito off-licence al farmaco Herceptin, già disponibile per la cura del cancro al seno allo stadio avanzato, ma ancora in corso di valutazione per la terapia nelle prime fasi della malattia.