Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Nonostante lo Stato di New York abbia ampiamente riconosciuto al paziente il diritto di rifiutare trattamenti sanitari, la Court of Appeals ritiene che non esista un diritto fondamentale costituzionalmente protetto al suicidio assistito e sottolinea l’interesse legittimo dello Stato a criminalizzare tali procedure.
La Corte di Cassazione ha affermato che sottoporre un minore ad un periodo di osservazione clinico-psicologica, senza il preventivo consenso dei genitori, viola la libertà psichica del minore e integra reato di violenza privata.
La Court of Protection concede, a certe condizioni, il trasferimento di un paziente in Serbia, affinché sia sottoposto ad un trattamento sperimentale con cellule staminali, riconoscendo che ciò sia nel suo “best interest”.
La Corte costituzionale cilena, in data 28 agosto 2017, dichiara infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata da un gruppo di parlamentari, consentendo l’entrata in vigore della Legge n° 21.030 su “Depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza in 3 ipotesi”.
La Family Division della High Court inglese riconferma il contrasto tra le ss. 54 (1), (2) e (4)(a) dell’Human Fertilisation and Embryology Act 2008 con l’art. 8 CEDU in combinato disposto con l’art. 14 CEDU, poiché discriminatorie, in quanto impediscono alla madre genetica, single in seguito alla separazione dal padre biologico, di veder riconosciuto il legame giuridico con il figlio avuto tramite gestazione per altri.
Con il provvedimento del 24 luglio 2017 la High Court conferma l’autorizzazione alla sospensione dei trattamenti intensivi per Charlie Gard.
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza che assolveva un medico dall'imputazione di cui all'art. 589 c.p. a fronte di un ritardo nella diagnosi di un tumore pancreatico: la presenza di una patologia ad esito infausto non può escludere il rapporto causale tra condotta omissiva ed evento morte.
Nel caso Rooman v. Belgio (Application no. 18052/11) la Corte EDU ha condannato il Belgio per violazione dell'articolo 3 della CEDU. La causa aveva a oggetto la mancata fornitura di cure adeguate ad un detenuto che era affetto da una malattia mentale e l'inadeguata formazione del personale penitenziario.
In data 13 luglio 2017, a fronte dei reclami sollevati ex art 669 terdecies c.p.c.da parte del Ministero della Salute e del Policlinico di Milano avverso l’ordinanza 18 aprile 2017, il Tribunale di Milano si è pronunciato sull’accesso alla diagnosi genetica pre impianto nell’ambito delle procedure di PMA e sulla sua erogazione da parte delle strutture sanitarie pubbliche.
Il Giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione, formulata dal Procuratore della Repubblica in data 2 maggio 2017, ordinando al Pubblico Ministero di disporre l’imputazione coatta per il reato di assistenza al suicidio di cui all’art. 580 cod. pen. nei confronti di Marco Cappato per aver rafforzato il proposito suicidario di Antoniano Fabiani.