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US - Court of Appeals for the D.C. Circuit - Garza v. Hargan: riconosciuto il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza di una minore straniera non accompagnata
24 ottobre 2017

In data 24 Ottobre 2017, la Corte d’Appello del Distretto di Columbia ha garantito il diritto di abortire senza onere eccessivo ad una minore immigrata irregolarmente negli Stati Uniti

Numero
874 F.3d 735 (D.C. Cir. 2017)
Anno
2017

J.D., giovane straniera di minore età, era entrata illegalmente nei confini degli Stati Uniti durante la sua ottava settimana di gravidanza. Nella sua situazione, secondo una norma federale (6 U.S.C § 279(b)(a)(A)), l’Office of Refuge Resettlemennt (ORR) è responsabile per ogni minore straniero non accompagnato. Successivamente al suo collocamento in un centro di accoglieza, J.D. aveva espresso la sua volontà di interrompere la gravidanza.

La vicenda è nata per via di una policy dell’ORR (HHS, Medical Services Requiring Heightened ORR Involvement (2 March 2008)) che proibisce a rifugiati in custodia di accedere a una clinica per abortire senza una situazione medica d’emergenza. La policy proibisce a qualsiasi operatore della struttura dove è ospite il minore di intraprendere una qualsiasi azione che faciliti l’IVG senza approvazione del direttore dell’ORR. Il tribunale di primo grado del distretto di Columbia ha stabilito che la policy corrisponde ad un onere eccessivo che limita le possibilità di esercitare il diritto di abortire contrario alla giurisprudenza della Corte Suprema (Planned parenthood v. Casey). Di conseguenza, il tribunale ha emesso un ordine restrittivo in data 18 Ottobre 2017 che:

(1)   Impedisce di ostacolare il trasporto della minore in una clinica dove è possibile effettuare una interruzione volontaria della gravidanza per accedere sia ai servizi di counseling richiesti da legge statale, sia alla pratica di interruzione della gravidanza;

(2)   Impedisce di interferire con il diritto di accedere alla pratiche di interruzione volontaria di gravidanza o di counseling;

(3)   Impedisce di obbligare la minore a rendere pubblica la sua decisione di interrompere la gravidanza;

(4)   Impedisce qualsiasi azione di ritorsione contro la minore a causa della sua decisione di interrompere la gravidanza;

(5)   Impedisce qualsiasi azione di ritorsione contro il rifugio, dove la minore è attualmente residente, che ha facilitato l’esercizio del diritto di interruzione della gravidanza della minore.

La Corte d’Appello ha successivamente confermato l’ordine restrittivo.

Il giudice Kavanaugh ha redatto una opinione dissenziente, manifestandosi contrario alla decisione della maggioranza, che conferirebbe alla minore straniera il diritto di avere un’ interruzione volontaria della gravidanza “on demand”. Nella propria opinion, il giudice Kavanaugh riconosce che la minore ha il diritto di accedere all’IVG secondo i principi di Roe e Casey, ma ribadisce che tali principi possono essere limitati e che la policy dell’ORR costituisce una limitazione legittima al diritto della minore.

Il 9 luglio 2018, Brett Kavanaugh è stato nominato giudice della Supreme Court dal Presidente Trump.

AGGIORNAMENTO: in data 4 Giugno 2018 la Corte Suprema ha rovesciato l’ordine della Corte d’Appello. Tuttavia, prima della decisione delle Corte Suprema, J.D. aveva già abortito. Di conseguenza, l’unico effetto che l’ordinanza della Corte Suprema produce è quello di rendere la decisione della Corte d’Appello non “binding”. Ne segue che l’ordinanza del 24 Ottobre 2017 non potrà essere utilizzata come precedente dalle corti per decidere futuri casi simili a quello della minore J.D.

Nel box download i testi dell’ordinanza dalla Corte d’Appello e dell’ordinanza della Supreme Court.

Sarah Gabriele
Pubblicato il: Martedì, 24 Ottobre 2017 - Ultima modifica: Giovedì, 27 Giugno 2019
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