In questa sezione si raccolgono i principali riferimenti normativi relativi all’esercizio del diritto all’autodeterminazione dell’identità di genere nei singoli Stati europei (in ordine alfabetico).

In questa sezione si raccolgono i principali riferimenti normativi relativi all’esercizio del diritto all’autodeterminazione dell’identità di genere nei singoli Stati europei (in ordine alfabetico).
Attualmente in Albania non è previsto un procedimento che consenta alle persone transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
In Andorra la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale, introdotto nell’ordinamento dalla Legge qualificata sulla persona e sulla famiglia del 2022.
La legge n. 30 del 21 luglio 2022, Llei qualificada de la persona i de la família, ha modificato la Llei del Registre Civil del 1996, introducendo, all’articolo 152 della stessa, una procedura giurisdizionale, priva di requisiti medici e chirurgici.
Articolo 152 della Llei del Registre Civil del 2022:
In Armenia la rettificazione del sesso anagrafico è consentita solo al ricorrere della specifica condizione posta dalla lettera c) dell’articolo 70 della Legge sullo stato civile.
Articolo 70 della Legge sullo stato civile
Il parere dell’organo di stato civile (Ufficio dello Stato Civile) riguardante la rettifica, l’integrazione o la modifica di un atto di stato civile viene redatto nei seguenti casi:
a) quando l’atto di stato civile contiene informazioni incomplete o errate;
b) quando l’atto è stato redatto senza rispettare la procedura prevista dalla presente legge;
c) quando, secondo le modalità previste dalla legislazione della Repubblica d’Armenia, un ente medico ha rilasciato un documento ufficiale attestante l’avvenuta modifica del sesso.
In Austria la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante il procedimento di natura amministrativa previsto dalla Legge sullo stato civile del 2013 per la modifica e integrazione delle informazioni anagrafiche.
La legge non specifica i requisiti necessari per ottenere la rettificazione. L’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso non può essere previsto quale condizione per accedere alla rettificazione a seguito di una pronuncia in tal senso della Corte costituzionale austriaca del 2009 (pronuncia n. 2008/17/0054).
Articolo 41 della Legge sullo stato civile:
(1) L'autorità dello stato civile deve modificare una registrazione se essa è diventata inesatta dopo essere stata effettuata.
(2) L'autorità dello stato civile deve integrare una registrazione incompleta non appena i fatti completi siano stati accertati.
(3) In caso di modifica del nome o del sesso, trasmessa dall'autorità dello stato civile al Registro Centrale della Popolazione (Zentrale Melderegister) mediante accesso per modifica ai sensi del § 11 comma 1a della legge sulla registrazione (Meldegesetz), l'autorità dello stato civile deve rilasciare o trasmettere alla persona interessata una copia del Registro Centrale della Popolazione, che riporti o le iscrizioni attive dell’intero set di dati aggiornati, oppure – su richiesta della persona – i dati anagrafici modificati più recentemente.
Attualmente in Azerbaijan non è previsto un procedimento che consenta alle persone transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
Il Belgio ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
Il Gender Recognition Act, Legge del 25 giugno 2017, introduce un procedimento totalmente amministrativo, riservato alle persone che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico, se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi 30 giorni dalla prima dichiarazione di volontà.
In Bosnia Erzegovina, al momento, non è presente una legge specificamente preordinata a disciplinare il procedimento di rettificazione anagrafica del sesso.
L’articolo 12, al numero 3), della Legge sui registri civili del 2012 (Zakon o matičnim knjigama), tuttavia, prevede la possibilità di annotare nei registri di stato civile l’avvenuta rettificazione del sesso anagrafico, a seguito della riassegnazione chirurgica del sesso.
Articolo 12 della Legge sui registri civili:
Attualmente in Bulgaria non è previsto un procedimento che consenta alle persone transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
La Legge sui documenti personali del 2009 prevede la possibilità, per chi ottenga un documento ufficiale dalle competenti autorità, di modificare il sesso anagrafico sui documenti di identità. Nonostante ciò, però, la legge non specifica i requisiti da soddisfare per ottenere la rettificazione, né quale autorità statale sia competente a rilasciare la documentazione necessaria.
Alla luce della vaghezza della disciplina legislativa richiamata, nel 2017 la Corte di cassazione bulgara (sentenza n. 205/2017, caso n. 2180/2016) è intervenuta precisando come la persona transgender che voglia ottenere la rettificazione del sesso anagrafico non possa essere costretta a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, sebbene essa sia chiamata a dichiarare di fronte all’autorità giudiziaria competente la seria e stabile volontà di confermare a livello biologico l’identità socialmente e psicologicamente percepita.
Con la sentenza interpretativa n. 2/2020 del 20 febbraio 2023, confermando l’orientamento già inaugurato dalla Corte costituzionale, la Corte di Cassazione ha chiarito definitivamente che la legge bulgara non permette all’autorità giudiziaria di autorizzare la rettifica del sesso anagrafico sui registri di stato civile delle persone transgender. Questa decisione, divenuta nota a livello internazionale, ha definitivamente posto fine alla prassi, sebbene minoritaria, intrapresa da taluni giudici di merito che nel tempo avevano autorizzato siffatta rettifica.
Nel 2024 è stata formalmente presentata, da parte di tre giudici della Corte di cassazione, richiesta alla Corte di giustizia dell’Unione europea affinché si pronunci in merito, sostenendo che, in assenza di un quadro normativo che disciplini il cambiamento di genere nei documenti dello stato civile, tali modifiche non possano essere legalmente attuate.
A Cipro, sebbene la legge preveda la possibilità di ottenere la rettificazione del sesso anagrafico (Articolo 40.1, lett. b) della Legge sul registro della popolazione del 2002), non è attualmente esistente un procedimento che permetta di addivenire a tale risultato.
Nel 2013, la legge n. 36(I)/2013 ha emendato la Legge sul registro della popolazione del 2002, includendo la rettifica del sesso anagrafico tra le possibili correzioni che possono essere annotate negli atti di stato civile dei soggetti. Tuttavia, la legge considerata – così come nessun’altra previsione successiva – delinea il procedimento per ottenere la rettifica, né specifica i requisiti che è necessario soddisfare a tal fine.
Nel 2018 il governo cipriota ha proposto un disegno di legge che delinea un procedimento per la rettificazione del sesso privo di requisiti di natura medica. Il progetto di legge così enucleato al momento, però, non risulta ancora essere stato adottato.
Articolo 40.1 della Legge sul registro della popolazione del 2002, così come modificata nel 2013:
(a) Qualsiasi registrazione nel Registro della Popolazione può essere corretta e/o modificata, previa approvazione motivata del Direttore, a seguito della presentazione di una domanda scritta da parte della persona interessata e del pagamento del relativo diritto, come stabilito dalla presente Legge.
(b) Ai fini del presente articolo, la correzione e/o modifica comprende la rettifica di errori, qualsiasi aggiunta, cambio di nome, di cognome, cambio di sesso e cancellazione di qualsiasi registrazione.
In Croazia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti di natura medica stabiliti dalla legge.
La procedura e i requisiti per addivenire a tale risultato sono specificati dal regolamento n. 132/2014, che ha modificato, l’articolo 9.a della Legge sui registri di stato civile. La stessa prevede che il richiedente alleghi alla domanda di rettifica del sesso anagrafico il parere positivo del Consiglio Sanitario Nazionale in merito al riconoscimento dell’identità di genere (Articolo 3.1). Per ottenere tale parere i soggetti interessati devono presentare un referto redatto da un medico specialista in psichiatria; un referto redatto da un medico specialista in endocrinologia; il parere di uno psicologo clinico e una relazione redatta dal centro di assistenza sociale competente, volta ad attestare le condizioni personali e familiari del richiedente (Articolo 4.1 e Articolo 4.2). L’ordinanza considerata, inoltre, espressamente proibisce che possano essere individuati quali condizioni per l’ottenimento della rettificazione di attribuzione di sesso trattamenti medici, inclusi interventi chirurgici di riassegnazione del sesso, sterilizzazione o terapia ormonale (Articolo 2.2).
Articolo 9.a della Legge sui registri di stato civile (così come emendata dalla Legge sulle modifiche e integrazioni alla Legge sui registri di stato civile, L. n. 76/2013):
La modifica del sesso, in quanto variazione dei dati contenuti nell’iscrizione anagrafica di base, è registrata nell’atto di nascita sulla base di un provvedimento emesso dall’autorità competente.
Il provvedimento di registrazione del cambiamento di sesso nell’atto di nascita è adottato sulla base del parere dell’organo competente in merito al cambiamento di sesso o alla condizione di vita in una diversa identità di genere, conformemente alla documentazione medica rilasciata dal medico o dalla struttura sanitaria competente.
Le modalità di acquisizione della documentazione medica di cui al comma 1 del presente articolo, nonché la definizione delle condizioni e dei presupposti per il cambiamento di sesso e per la vita in una diversa identità di genere, saranno disciplinate da un regolamento specifico.
La traduzione degli articoli 2, 3 e 4.2 del Regolamento n. 132/2014, Regolamento sulla modalità di raccolta della documentazione medica e sulla determinazione delle condizioni e dei presupposti per il cambiamento di sesso o per la vita in un'altra identità di genere è disponibile al seguente link.
Articolo 4.3 del Regolamento n. 132/2014:
Se il richiedente è un minore, i genitori o il tutore devono allegare la seguente documentazione medica:
La Danimarca ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge di modifica della legge sul Registro Centrale della Popolazione del 2014 introduce un procedimento totalmente amministrativo, riservato alle persone che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico, se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi sei mesi dalla prima dichiarazione di volontà.
Articolo 1.1 della Legge di modifica della legge sul Registro Centrale della Popolazione del 2014:
All’articolo 3, dopo il paragrafo 5 è inserito un nuovo paragrafo:
"Paragrafo 6. Il Ministero dell’Economia e dell’Interno assegna, su richiesta scritta, un nuovo numero personale a una persona che si percepisce come appartenente all’altro sesso. L’assegnazione di un nuovo numero personale è subordinata alla presentazione di una dichiarazione scritta da parte dell’interessato, in cui si attesti che la richiesta è motivata dalla percezione di appartenere all’altro sesso, e che l’interessato confermi per iscritto la richiesta dopo un periodo di riflessione di 6 mesi dalla data della domanda. È inoltre richiesto che l’interessato abbia compiuto 18 anni al momento della richiesta."
In Estonia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa disciplinato dal Regolamento n. 32/1999 in vigore dal 2002, il quale non richiede la sottoposizione a interventi chirurgici di riassegnazione del sesso.
Il procedimento delineato dal Regolamento n. 32/1999 (Common Requirements for Medical Operations for Gender Reassignment), interamente gestito dal Ministero degli Affari Sociali, si compone di due fasi distinte: la prima preordinata a verificare l’idoneità del soggetto ad iniziare un percorso di affermazione di genere dal punto di vista medico e la seconda destinata a decidere sulla rettificazione anagrafica del sesso.
Una volta che la persona interessata ha presentato la domanda, infatti, il Ministro degli Affari Sociali forma una commissione di medici esperti, che deve autorizzarlo a sottoporsi ai trattamenti medici necessari per l’affermazione di genere. A tal fine, la commissione deve verificare la presenza di tre elementi: identità transgender del soggetto nei due anni precedenti; parere di uno psichiatra che escluda che la volontà di ottenere la riassegnazione del sesso dipenda da una condizione psichiatrica; corrispondenza tra sesso gonadico e cromosomico confermata da uno studio genetico (articolo 2).
A seguito del parere del Comitato medico, il Ministero degli Affari Sociali autorizza gli i trattamenti medici necessari: la sottoposizione alla terapia ormonale sostitutiva e l’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso (non obbligatorio per il richiedente). Decorsi due anni dall’inizio dei trattamenti medici, il Comitato decide sulla rettificazione anagrafica (articolo 4).
Articolo 2 del Regolamento n. 32/1999:
Nella sua decisione, la commissione medica di valutazione terrà conto del fatto che nel richiedente la riassegnazione di genere siano presenti le seguenti condizioni:
1) presenza di un'identità transessuale nell'anamnesi da almeno due anni prima della decisione;
2) parere psichiatrico che escluda che la richiesta di riassegnazione di genere sia causata da un disturbo mentale;
3) concordanza tra sesso cromosomico e gonadico confermata da uno studio genetico.
Articolo 4 del Regolamento n. 32/1999:
The decision of medical assessment committee on gender reassignment shall be given to the applicant for gender reassignment when at least two years have passed since the commencement of medical operations and treatment.
La Finlandia ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge sul riconoscimento del genere (Laki sukupuolen vahvistamisesta) di genere del 2023 introduce un procedimento totalmente amministrativo, riservato alle persone che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico, se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi 30 giorni dalla prima dichiarazione di volontà.
In Francia la rettificazione di attribuzione anagrafica del sesso si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale, volto a verificare che il richiedente abbia sufficientemente dimostrato che il sesso anagrafico non corrisponde al genere con il quale si identifica e viene riconosciuto nel contesto sociale.
La Legge n. 2016-1547, Loi de modernisation de la justice du XXIe siècle del 2017, ha modificato il Codice civile francese stabilendo, nello specifico, che l’autorità giudiziaria autorizza la rettificazione del sesso anagrafico laddove ritenga sufficientemente provato che esso non corrisponde al genere nel quale il richiedente si identifica. A tal fine, il giudice deve verificare che il soggetto soddisfi almeno una delle seguenti condizioni: presentarsi in pubblico in maniera conforme al genere percepito; essere riconosciuto dalla famiglia, dagli amici e nel luogo di lavoro conformemente al genere percepito; avvenuta rettificazione del nome in conformità al genere percepito (Articolo 61-5). Il Ministero della Giustizia, con la circolare del 10 maggio 2017, ha chiarito che quello delineato dall’articolo 61-5 del Codice civile è un elenco esemplificativo e non tassativo.
Inoltre, l’articolo 61-6 del Codice civile precisa come il non essersi sottoposto ad alcun trattamento di natura chirurgica non possa fondare il rifiuto dell’autorità giudiziaria a rettificare le risultanze di stato civile.
La traduzione articoli 61-5 e 61-6 del Codice civile, così come modificato dalla Legge n. 2016-1547 è disponibile al seguente link.
Nel 2023, con la sentenza Y.v. France, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha escluso che non prevedendo un marcatore anagrafico del genere neutro la Francia violasse l’articolo 8 della CEDU.
In Georgia attualmente non è previsto un procedimento che consenta ai soggetti transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione anagrafica del sesso.
L’articolo 78(g) della Legge sugli atti di stato civile del 2011 stabilisce che la rettifica del sesso è una delle ipotesi di emendamento degli atti di stato civile, ma non specifica né il procedimento che permette di addivenire a tale risultato, né i requisiti che il richiedente è chiamato a soddisfare, né quali atti di stato civile possano essere concretamente modificati.
La Germania ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge n. n. 20/9049 del 2023, Legge sull’autodeterminazione, introduce un procedimento totalmente amministrativo e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi tre mesi dalla prima dichiarazione di volontà ed entro il termine di sei mesi dalla stessa.
In Grecia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale, privo di requisiti di natura medica, introdotto dalla Legge n. 4491/2017.
La persona interessata ad ottenere la rettificazione del sesso anagrafico deve presentare una domanda di fronte al tribunale competente a livello territoriale, esprimendo la propria volontà di essere riconosciuto giuridicamente in conformità alla propria identità di genere, indicando il nome scelto e il cognome modificato e allegando il proprio certificato di nascita. Il giudice è chiamato a valutare la richiesta presentata e, nel caso in cui ritenga di accoglierla, ad ordinare Dopo aver proceduto in tal senso, l’ufficio di stato civile comunica alle competenti autorità la rettifica, in modo tale che i dati anagrafici del soggetto siano modificati su tutti i documenti rilevanti (articolo 4).
Originariamente la Legge n. 4491/2017 prevedeva come requisiti quello di avere piena capacità di agire e quello dello stato civile libero. La Legge n. 5,089/2024 (Legge sull’eguaglianza del matrimonio civile), introducendo nell’ordinamento greco i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ha eliminato tale ultimo requisito.
La traduzione articoli 3, 4 e 14 della Legge n. 4491/2017 è disponibile al seguente link.
L’Irlanda ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge n. 25 del 2015, Gender Recognition Act, introduce un procedimento totalmente amministrativo e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi tre mesi dalla prima dichiarazione di volontà ed entro il termine di sei mesi dalla stessa.
L’Islanda ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge n. 8 del 2019, Law on Gender Autonomy, introduce un procedimento totalmente amministrativo e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico se non la necessità di confermare la volontà di ottenere la rettifica anagrafica decorsi tre mesi dalla prima dichiarazione di volontà ed entro il termine di sei mesi dalla stessa.
In Italia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale, previsto e disciplinato dalla legge n. 164/1982.
La Legge n. 164/1982 (Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso) stabilisce che la rettifica del sesso anagrafico avviene sulla base di una sentenza passata in giudicato che attribuisca al soggetto sesso diverso rispetto a quello enunciato sull’atto di nascita, a seguito di intervenute modificazioni dei caratteri sessuali (articolo 1).
Per approfondire la disciplina della rettificazione del sesso anagrafico in Italia si rinvia al dossier dedicato interamente all’argomento.
In Lettonia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico è formalmente possibile, poiché la stessa è annoverata dall’articolo 37 della Legge sul registro di stato civile del 2012 tra le ipotesi in cui l’atto di nascita può essere emendato.
Tuttavia, né la suddetta legge né altre disposizioni normative delineano il procedimento da seguire né i requisiti da soddisfare a tal fine.
Articolo 37 della Legge sul registro di stato civile:
(1) L’atto di nascita deve essere integrato nei seguenti casi:
(2) L’integrazione dell’atto di nascita deve avvenire sulla base di una sentenza del tribunale, di un atto amministrativo, di un certificato medico o di un altro documento che confermi il cambiamento di sesso, oppure su richiesta della persona interessata.
Attualmente in Liechtenstein non è previsto un procedimento che consenta alle persone transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
In Lituania non esiste alcuna previsione legislativa che stabilisce una procedura unitaria per la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico e indica i requisiti che a tal fine devono essere soddisfatti.
Per tale motivo, la possibilità di ottenere la rettifica è rimessa alla giurisprudenza.
Il Lussemburgo ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Legge relativa alla modifica dell’indicazione del sesso e del/dai prenome/i nello stato civile e recante modifica del Codice civile del 10 agosto 2018 introduce un procedimento totalmente amministrativo e demedicalizzato. Infatti, la persona interessata è semplicemente chiamata a domandare la rettifica all’autorità amministrativa competente, dimostrando, attraverso un insieme sufficiente di elementi di fatto e con qualsiasi mezzo, che l’indicazione relativa al proprio sesso negli atti dello stato civile non corrisponde a quello con cui si presenta e con cui è conosciuta (articolo 1).
Articolo 1 della Legge del 10 agosto 2018:
1. Ogni persona di nazionalità lussemburghese, maggiorenne e capace, può chiedere la modifica dell’indicazione del sesso e di uno o più prenomi, presentando una domanda al ministro con delega alla Giustizia.
2. La persona interessata deve dimostrare, attraverso un insieme sufficiente di elementi di fatto, che l’indicazione relativa al proprio sesso negli atti dello stato civile non corrisponde a quello con cui si presenta e con cui è conosciuta.
I principali di questi elementi di fatto, non cumulativi e la cui prova può essere fornita con qualsiasi mezzo, possono essere i seguenti:
1° presentarsi pubblicamente come appartenente al sesso rivendicato;
2° essere conosciuta come appartenente al sesso rivendicato nel proprio ambito familiare, amicale, professionale o associativo;
3° aver ottenuto la modifica del proprio prenome affinché corrisponda al sesso rivendicato.
Articolo 3 della Legge del 10 agosto 2018.
1. I titolari dell’autorità genitoriale o il rappresentante legale del minore che abbia compiuto cinque anni e che soddisfi le condizioni dell’articolo 1 possono presentare una domanda di modifica dell’indicazione del sesso e del/dai prenome/i del minore interessato al ministro con delega alla Giustizia.
2. La domanda deve indicare l’accordo dei titolari dell’autorità genitoriale o del rappresentante legale.
Il minore che abbia compiuto dodici anni deve esprimere il proprio consenso alla modifica dell’indicazione del sesso e del/dei prenome/i corrispondenti al momento della presentazione al Ministero della Giustizia prevista all’articolo 12, paragrafo 2.
3. In caso di disaccordo, un genitore adisce il tribunale distrettuale competente, il quale decide nell’interesse del minore secondo le condizioni previste dall’articolo 99-1, paragrafo 4 del Codice civile.
Fatto salvo l’eventuale ricorso a misure istruttorie da parte del tribunale, si applica l’articolo 2.
In Macedonia del Nord è formalmente possibile ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico, poiché rientra tra le correzioni dell’atto di nascita possibili ai sensi degli articoli 22 e 23 della Legge sui Registri anagrafici del 1995. Tuttavia, nessuna disposizione legislativa stabilisce né il procedimento per ottenere suddetto certificato, né quello per addivenire alla rettificazione anagrafica.
Malta ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
Il Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act del 2015 stabilisce che tutti i cittadini di Malta hanno diritto ad essere riconosciuti secondo il genere percepito e ad essere individuati in conformità ad esso nei documenti di identità (articolo 3(1)). Inoltre, la stessa legge precisa che nessuno può essere obbligato a presentare prove di trattamenti chirurgici, medici, psichiatrici o psicologici per esercitare il diritto all’identità di genere (articolo 3(1)). Ogni cittadino maltese, quindi, può richiedere all’autorità amministrativa competente la rettificazione del sesso anagrafico e, eventualmente, del nome in senso conforme al genere percepito. A tal fine, la domanda, presentata tramite un notaio, deve necessariamente contenere la copia dell’atto di nascita del richiedente; la dichiarazione chiara, inequivocabile e consapevole del richiedente che la propria identità di genere non corrisponde al sesso assegnato nell’atto di nascita; l’indicazione del genere percepito; il nome con il quale il richiedente desidera essere identificato; tutti gli elementi prescritti come necessari secondo la Legge sulla Professione Notarile e gli Archivi Notarili (articolo 5(1)). Entro quindici giorni dalla domanda l’autorità amministrativa deve procedere alla rettificazione anagrafica (articolo 4(4)).
Articolo 3(1) del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act del 2015:
(1) Tutte le persone che sono cittadini di Malta hanno il diritto:
(a) al riconoscimento della propria identità di genere;
(b) allo sviluppo libero della propria persona secondo la loro identità di genere;
(c) a essere trattati secondo la loro identità di genere e, in particolare, a essere identificati in tal modo nei documenti in cui forniscono la propria identità; e
(d) all’integrità personale e all’autonomia fisica.
Articolo 4(1), 4(2), 4(3), 4(4) del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act del 2015:
(1) Ogni persona che è cittadina maltese ha il diritto di richiedere al Direttore la modifica del genere registrato e/o del proprio nome di battesimo, qualora scelga di cambiarlo, affinché rifletta l’identità di genere scelta da tale persona.
(2) La richiesta deve essere effettuata mediante una nota di registrazione pubblicata secondo l’articolo 5(2).
(3) Il Direttore non deve richiedere prove ulteriori oltre all’atto dichiarativo pubblicato ai sensi dell’articolo 5.
(4) Il Direttore deve, entro quindici (15) giorni dalla presentazione della nota da parte di un notaio nel registro pubblico, inserire una nota nell’atto di nascita del richiedente.
Articolo 5 del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act del 2015:
(1) La redazione dell’atto pubblico dichiarativo deve contenere i seguenti elementi:
(a) copia dell’atto di nascita del richiedente;
(b) dichiarazione chiara, inequivocabile e consapevole del richiedente che la propria identità di genere non corrisponde al sesso assegnato nell’atto di nascita;
(c) specifica delle caratteristiche del genere;
(d) il nome di battesimo con cui il richiedente desidera essere registrato;
(e) tutti gli elementi prescritti come necessari secondo la Legge sulla Professione Notarile e gli Archivi Notarili.
(2) Il notaio non deve richiedere documenti psichiatrici, psicologici o medici di altro tipo in relazione alla redazione dell’atto pubblico dichiarativo.
(3) Ogni notaio che riceve tale atto deve presentare una nota al Direttore secondo quanto stabilito dall’articolo 50 della Legge sulla Professione Notarile e gli Archivi Notarili.
Le persone minori di età superiore ai sedici anni possono ottenere la rettificazione anagrafica del sesso con lo stesso procedimento previsto per le persone maggiorenni (articolo 4 della Legge n. XXV del 2024 – ACT to amend the Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act, Cap. 540, and to provide for other consequential amendments, che emenda l’articolo 2 del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act). Le persone minorenni di età inferiore ai sedici anni, invece, possono ottenere la rettificazione anagrafica del sesso a seguito di una domanda a tal proposito presentata di fronte al Tribunale civile (sezione di volontaria giurisdizione) da parte dei rappresentanti legali (articolo 7 del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act).
Articolo 4 della Legge n. XXV del 2024:
Immediatamente dopo l’articolo 2 della Legge principale, deve essere aggiunto il seguente nuovo articolo:
2A. Persone che abbiano raggiunto l’età di sedici (16) anni ma non abbiano ancora raggiunto l’età di diciotto (18) anni devono, per tutti gli scopi e gli effetti di questa Legge, essere considerate come maggiorenni: Tuttavia, i diritti e gli interessi dei minori stabiliti nella Convenzione sui Diritti del Fanciullo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 devono comunque continuare ad applicarsi alle persone menzionate in questo articolo.
Articolo 7(1) del Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act:
Le persone che esercitano la responsabilità genitoriale sul minore o il tutore del minore possono presentare un'istanza presso la cancelleria del Tribunale Civile (Sezione di Giurisdizione Volontaria) chiedendo al Tribunale di modificare il genere e il nome registrati del minore al fine di riflettere l'identità di genere del minore.
Articolo 5 della Legge n. XXV del 2024:
[…] Inoltre, in caso di genere non binario, l’identificatore di genere deve essere indicato in qualsiasi atto o documento con la lettera “X”.
In Moldavia è formalmente possibile ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico, poiché la Legge sugli Atti dello Stato Civile (Legge n. 100-XV del 2001) stabilisce che un soggetto può modificare il sesso anagrafico e il nome presentando un certificato medico che attesti che egli si sia sottoposto ad un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso (articolo 66 (2) c)). Tuttavia, poi, la stessa legge non stabilisce né il procedimento per ottenere suddetto certificato, né quello per addivenire alla rettificazione anagrafica.
Articolo 66 della Legge sugli Atti dello Stato civile:
1. La domanda di modifica, rettifica o integrazione dell’atto di stato civile viene presentata dal titolare o dalla persona avente diritto presso l’ufficio di stato civile del domicilio del richiedente.
2. L’ufficio di stato civile esamina la domanda di modifica, rettifica o integrazione dell’atto di stato civile, qualora non vi siano controversie tra le persone interessate, nei seguenti casi:
a) l’atto di stato civile presenta inesattezze, campi non compilati, abbreviazioni o errori ortografici, mancanza di dati;
b) nella redazione dell’atto di stato civile non sono state rispettate le norme stabilite per la registrazione degli atti;
c) il richiedente la rettifica presenta un documento ufficiale riguardante il cambiamento del proprio sesso.
3. In caso di controversia tra le persone interessate, la questione della modifica, rettifica o integrazione dell’atto di stato civile deve essere risolta dal tribunale.
4. Le modalità e i termini per l’esame delle domande di modifica, rettifica o integrazione degli atti di stato civile sono stabiliti dalla Direzione Generale dello Stato Civile.
Attualmente nello Stato di Monaco non è previsto un procedimento che consenta alle persone transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
In Montenegro la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti di natura medica stabiliti dalla legge.
La procedura è delineata dall’Ordinance on Determining Medical Reasons for Sex Change (Ordinanza n. 47 del 2014). La persona interessata ad ottenere l’atto di nascita modificato in conformità al genere percepito deve sottoporsi a una visita da parte di un medico di base;
a una visita da parte di uno specialista di medicina interna ed ottenere da esso una diagnosi; a una visita da parte di un medico chirurgo ed ottenere da esso una diagnosi; se necessario a una visita da parte di altri medici specialistici; deve produrre una relazione di uno psichiatra e di uno psicologo e, infine, una relazione di un assistente sociale (articolo 3). Sulla base di questa documentazione è, poi, un gruppo di medici specialisti del Centro Clinico del Montenegro a determinare se ricorrano effettivamente le condizioni mediche per procedere alla rettificazione (articolo 4).
Dopodiché, l’autorità amministrativa competente annulla il numero identificativo assegnato (e basato sul genere) e ne attribuisce uno nuovo sulla base della decisione definitiva sulla correzione dei dati relativi al genere sull’atto di nascita.
Articolo 3 dell’Ordinanza n. 47 del 2014:
I motivi medici per il cambio di sesso dell’assicurato si determinano tramite:
Sulle visite effettuate ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo vengono redatti referti e anamnesi.
Articolo 4 dell’Ordinanza n. 47 del 2014:
Il parere sull’esistenza di motivi medici per il cambio di sesso dell’assicurato è espresso da un collegio di medici specialisti del Centro Clinico del Montenegro, sulla base dei referti e delle anamnesi di cui all’articolo 3 del presente regolamento.
Articolo 2 dell’Ordinanza n. 47 del 2014:
Il cambio di sesso per motivi medici può essere richiesto dall’assicurato di età superiore ai 16 anni.
La Norvegia ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Law on Change of Legal Gender del 2016 (Lov om endring av juridisk kjønn) stabilisce che le persone che risiedono in Norvegia e sentono di appartenere ad un genere differente rispetto a quello anagraficamente riconosciuto possono chiedere la rettifica del medesimo, mediante una procedura amministrativa e prima di requisiti medici (articolo 2.1).
Articolo 2 della Law on Change of Legal Gender del 2016:
Le persone residenti in Norvegia che ritengono di appartenere a un genere diverso da quello con cui sono registrate nel registro anagrafico hanno il diritto di ottenere la modifica del proprio genere giuridico.
Il Ministero può stabilire, mediante regolamento, che la legge si applichi anche ai cittadini norvegesi residenti all’estero.
Articolo 4 della Law on Change of Legal Gender del 2016:
I minori che hanno compiuto 16 anni possono richiedere personalmente la modifica del genere giuridico.
I minori tra i 6 e i 16 anni devono presentare la domanda di modifica del genere giuridico insieme alla persona o alle persone che esercitano la responsabilità genitoriale. Se i genitori hanno la responsabilità genitoriale congiunta, ma la domanda viene presentata insieme a uno solo di essi, il genere giuridico può comunque essere modificato se ciò è nell’interesse del minore.
La domanda di modifica del genere giuridico per i minori di età inferiore ai 6 anni deve essere presentata dalla persona o dalle persone che esercitano la responsabilità genitoriale. I minori in grado di formarsi un’opinione propria sull’oggetto della domanda devono essere informati e avere la possibilità di esprimersi prima che la domanda venga presentata.
Per la modifica è richiesto che il minore presenti una condizione congenita di sviluppo sessuale somatico incerto. Il richiedente deve fornire documentazione della condizione da parte di personale sanitario.
Nei Paesi Bassi la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti stabiliti a tal fine dal Codice civile.
La persona interessata ad ottenere la rettificazione anagrafica deve presentare un’apposita domanda all’autorità amministrativa competente. Il richiedente deve aver compiuto il sedicesimo anno di età (articolo 28) e, al massimo sei mesi prima della domanda di rettifica, deve aver ricevuto da parte di un esperto (nominato dalla stessa autorità amministrativa) un certificato che attesti la sua identità di genere, confermi che l’identificazione con il genere di elezione sia permanente e che il soggetto comprenda le conseguenze giuridiche della rettificazione anagrafica richiesta (articolo 28a del Codice civile).
Articolo 28 del Codice civile:
1. Ogni cittadino olandese di età pari o superiore a sedici anni che ha la convinzione di appartenere al sesso opposto rispetto a quello indicato nell'atto di nascita, può dichiarare tale convinzione presso l'ufficiale dello stato civile presso cui è conservato l’atto in questione. Se l’atto di nascita non è registrato nei registri dello stato civile nei Paesi Bassi, la dichiarazione va fatta presso l’ufficiale dello stato civile del comune de L’Aia.
2. Ai fini del primo e del terzo comma, nonché degli articoli 28a e 28b, per atto di nascita si intende anche un atto di trascrizione di un atto di nascita redatto all’estero o di una decisione come indicato nell’articolo 25c.
3. Chi non possiede la cittadinanza olandese può presentare la dichiarazione di cui al primo comma, a condizione che abbia avuto domicilio nei Paesi Bassi per almeno un anno immediatamente precedente alla dichiarazione e sia in possesso di un titolo di soggiorno valido. In tal caso, deve essere presentata anche una copia dell’atto di nascita.
4. Il minore di sedici anni o più è abilitato a rendere personalmente la dichiarazione di cui al primo comma, nonché ad agire in giudizio e fuori giudizio in merito alla stessa.
Articolo 28a del Codice civile:
1. Al momento della dichiarazione deve essere presentata una dichiarazione rilasciata da un esperto designato mediante o in base a un decreto amministrativo generale, redatta al massimo sei mesi prima della data della dichiarazione.
2. La dichiarazione dell’esperto deve attestare che la persona interessata ha dichiarato di essere convinta di appartenere al sesso opposto rispetto a quello indicato nel proprio atto di nascita, e che ha dimostrato di aver compreso, grazie alla spiegazione dell’esperto, la portata e il significato di tale dichiarazione, nonché di desiderare consapevolmente la modifica dell’indicazione del sesso nell’atto di nascita.
L’esperto non rilascia la dichiarazione se ha fondati motivi per dubitare della fondatezza di tale convinzione.
Articolo 19(d) del Codice civile:
1. Se il sesso del bambino è incerto, viene redatto un atto di nascita in cui si indica che il sesso del bambino non ha potuto essere determinato.
2. Entro tre mesi dalla nascita, oppure, in caso di decesso entro tale termine, in occasione della dichiarazione di morte, viene redatto un nuovo atto di nascita che annulla quello di cui al primo comma, in cui si indica il sesso, se questo è stato nel frattempo determinato, sulla base di un certificato medico presentato a tal fine.
3. Se entro il termine indicato al secondo comma non viene presentato alcun certificato medico, oppure se dal certificato presentato risulta che il sesso non ha potuto essere determinato, il nuovo atto di nascita riporterà che il sesso del bambino non ha potuto essere determinato.
In Polonia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizonale, delineato in parte dalla legge e in parte dalla giurisprudenza.
L’identità di genere rientra tra i beni personali tutelati dall’articolo 23 del Codice civile polacco e il soggetto che voglia ottenerne il riconoscimento è chiamato ad instaurare un procedimento di fronte all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 189 del codice di procedura civile polacco. La Corte suprema polacca ha nel tempo chiarito le caratteristiche di tale procedimento, specificando come la persona interessata a ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico deve presentare la relativa domanda avverso i propri genitori e, laddove presenti, avverso il coniuge e i figli. Anche nella individuazione dei requisiti per la rettificazione del sesso è centrale il ruolo della giurisprudenza. Il requisito prevalentemente imposto appare essere quello del completamento di un real life test, il quale spesso si affianca alla richiesta di diagnosi di natura psicologica e trattamenti medici.
Nel marzo 2025 la Corte Suprema ha stabilito che la persona interessata ad ottenere la rettificazione del sesso anagrafico non è più tenuta a citare in giudizio i propri genitori, semplificando così la procedura.
Il Portogallo ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Lei n. 242/XIII/1 del 2018, Reconhece o direito à autodeterminação de gênero, introduce un procedimento totalmente amministrativo, riservato alle persone che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
In Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti stabiliti dalla legge.
Il Gender Recognition Act del 2004 stabilisce che ogni persona maggiorenne interessata ad ottenere la rettifica anagrafica deve presentare una domanda presso un organo amministrativo ad hoc, il Gender Recognition Panel, volta ad ottenere il c.d. Gender Recognition Certificate (section 1). Per ottenere suddetto certificato il soggetto deve: aver ottenuto una diagnosi di disforia di genere, attestata mediante la produzione di due perizie redatte da medici o psicologi specializzati in disforia di genere; dimostrare di aver vissuto nel genere percepito per almeno due anni prima della richiesta; dichiarare la propria intenzione di vivere il resto della sua vita in conformità al genere percepito; laddove sposato o unito civilmente, ottenere il consenso del partner (section 2.1).
Una volta ottenuto, il Gender Recognition Certificate permette di procedere alla rettifica dell’atto di nascita. Il Gender Recognition Certificate, una copia dell’atto di nascita modificato e un certificato medico che confermi che la volontà di vivere nel genere percepito è stabile nel tempo devono essere prodotti dal soggetto per ottenere il rilascio di un nuovo passaporto.
Section 1 del Gender Recognition Act del 2004:
(1) Una persona di qualsiasi genere che abbia almeno 18 anni può presentare una domanda per ottenere un certificato di riconoscimento di genere sulla base di:
(a) vivere nell’altro genere, oppure
(b) aver cambiato genere secondo la legge di un paese o territorio al di fuori del Regno Unito.
(2) In questa legge, l’espressione “genere acquisito”, in relazione a una persona che ha presentato o presenta domanda ai sensi del paragrafo (1), indica:
(a) nel caso di una domanda presentata ai sensi del paragrafo (1)(a), il genere in cui la persona vive, oppure
(b) nel caso di una domanda presentata ai sensi del paragrafo (1)(b), il genere a cui la persona è passata secondo la legge del paese o territorio interessato.
(3) Una domanda ai sensi del paragrafo (1) deve essere esaminata da un Gender Recognition Panel (Commissione per il riconoscimento di genere).
(4) L’Allegato 1 (Commissioni per il riconoscimento di genere) ha effetto.
Section 2.1 e 2.2. del Gender Recognition Act del 2004:
(1) Nel caso di una domanda presentata ai sensi della sezione 1(1)(a), la Commissione (Panel) deve accogliere la domanda se è convinta che il richiedente:
(a) abbia, o abbia avuto, disforia di genere,
(b) abbia vissuto nel genere acquisito per tutto il periodo di due anni che termina con la data in cui la domanda è stata presentata,
(c) intenda continuare a vivere nel genere acquisito fino alla morte, e
(d) rispetti i requisiti imposti dalla sezione 3 e dalle relative disposizioni.
(2) Nel caso di una domanda presentata ai sensi della sezione 1(1)(b), la Commissione (Panel) deve accogliere la domanda se è convinta che:
(a) il paese o territorio secondo la cui legge il richiedente ha cambiato genere sia un paese o territorio approvato, e
(b) il richiedente rispetti i requisiti imposti dalla sezione 3 e dalle relative disposizioni
Con la sentenza R. V. Secretary of State del 2021, la Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che il mancato riconoscimento del genere neutro non viola il diritto alla vita privata e il divieto di discriminazione, poiché esso non è contemplato da alcuna legge e la sua introduzione potrebbe incidere negativamente sulla sicurezza pubblica.
In Repubblica Ceca la rettifica del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, all’esito della riassegnazione chirurgica del sesso del soggetto richiedente.
La possibilità di ottenere la rettificazione del sesso è stata introdotta nell’ordinamento ceco dalla Legge n. 133/2000, Legge sulla registrazione della popolazione. La stessa, all’articolo 17.2 lettera d), stabilisce che il numero identificativo personale può essere modificato a seguito del mutamento di sesso della persona, tuttavia non delinea il procedimento mediante il quale la rettifica anagrafica debba avvenire.
La Legge n. 373/2011, Legge sui servizi sanitari specifici, all’articolo 21, stabilisce che per mutamento di sesso debba intendersi la sottoposizione della persona ad un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, con contestuale soppressione della funzione riproduttiva. Vengono, inoltre, individuati i requisiti che è necessario soddisfare per poter accedere alla riassegnazione chirurgica del sesso: possedere una diagnosi di disforia di genere; dimostrare di voler vivere in maniera permanente conformemente al genere percepito; essere di stato civile libero o divorziato (articolo 21.2). La volontà di sottoporsi all’intervento chirurgico deve essere dichiarata dalla persona maggiorenne per iscritto, accompagnata da un parere favorevole di una commissione specialistica (articolo 21.3).
All’esito della riassegnazione chirurgica del sesso la persona riceve un certificato di riassegnazione del sesso, che dovrà presentare di fronte all’ufficio di stato civile per la rettificazione del sesso anagrafico.
La Corte costituzionale ceca, con la sentenza n. 52/23 del 2024 ha stabilito l’illegittimità del requisito dell’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso e della sterilizzazione per la rettificazione del sesso anagrafico, ordinando al legislatore di intervenire con le necessarie modifiche entro il 30 giugno 2025.
Articolo 21.1, 21.2, 21.3 della Legge n. 373/2011:
(1) Ai fini della presente legge, per cambiamento di sesso dei pazienti transessuali si intende l'esecuzione di interventi sanitari finalizzati alla modifica del sesso mediante operazione chirurgica, accompagnata dalla contestuale soppressione della funzione riproduttiva. Per paziente transessuale si intende una persona che presenta una dissonanza permanente tra il sesso psicologico e quello fisico (di seguito denominata "disturbo dell'identità di genere").
(2) Gli interventi chirurgici finalizzati alla modifica del sesso possono essere effettuati su un paziente:
a) al quale sia stato inequivocabilmente diagnosticato un disturbo dell'identità di genere e che abbia dimostrato la capacità di vivere permanentemente come persona del sesso opposto, e
b) che non sia coniugato né abbia contratto un’unione registrata o un’unione simile tra persone dello stesso sesso all’estero, oppure che dimostri che tale matrimonio, unione registrata o altro tipo di legame sia stato sciolto.
(3) Gli interventi chirurgici finalizzati alla modifica del sesso possono essere effettuati su un paziente che abbia compiuto 18 anni, e ciò avviene:
a) sulla base di una sua richiesta scritta, e
b) con il parere favorevole di una commissione specialistica.
Articolo 21.4 della Legge n. 373/2021:
(4) Gli interventi chirurgici per il cambiamento di sesso possono essere effettuati su un paziente privo della capacità legale di agire, e ciò avviene:
a) sulla base della richiesta scritta del rappresentante legale del paziente (fatti salvi i requisiti previsti dall'art. 35 della legge sui servizi sanitari),
b) con il parere favorevole della commissione specialistica, e
c) con l'autorizzazione del tribunale competente per territorio in relazione al fornitore di servizi sanitari.
In Romania la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale.
Con la sentenza n. 530 del 2008, la Corte costituzionale romena ha confermato che l’autorità competente ad autorizzare la rettificazione del sesso anagrafico è quella giudiziaria. Né la Corte, né alcuna previsione legislativa però, indicano espressamente i requisiti che devono essere soddisfatti per addivenire a tale risultato. Per questa ragione, i vari tribunali spesso subordinano la rettifica a condizioni di natura diversa, talvolta anche medica e chirurgica.
La Corte europea dei diritti dell’uomo, quindi, con la sentenza X. and Y. v. Romania del 2021, ha chiarito che nessun trattamento chirurgico o medico che può produrre la sterilità del soggetto può essere considerato condizione per la rettifica anagrafica.
In Serbia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti stabiliti dalla Legge sui registri civili, così come modificata dalla Legge sulle modifiche ai registri di stato civile del 2018.
La Legge sui registri civili (закон о матичним књигама) stabilisce che la rettifica anagrafica è operata dall’Ufficio di Stato civile sulla base di un certificato di natura medica trasmesso dalla competente struttura sanitaria. Lo stesso, oltre all’indicazione dei dati anagrafici del richiedente, deve contenere le informazioni relative alla riassegnazione del sesso del soggetto e il nominativo del medico che lo rilascia (articolo 45b).
Inoltre, nel 2018 il Ministero della Salute ha adottato il regolamento n. 103 con il quale ha chiarito le modalità di rilascio del certificato di riassegnazione del sesso da parte dell’ente sanitario competente. Più precisamente, viene stabilito che lo stesso è subordinato alla sottoposizione alla terapia ormonale sostitutiva per almeno un anno, sotto la supervisione di un medico specialista in psichiatria e di uno specialista in endocrinologia, oppure alla sottoposizione all’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso (articolo 3).
Articolo 45b della Legge sui registri civili, così come modificata dalla Legge sulle modifiche ai registri di stato civile del 2018:
Nel registro delle nascite si iscrive il dato relativo al cambio di sesso sulla base della decisione dell’organo di cui all’articolo 6, commi 2 e 4, della presente legge, adottata sulla base del certificato prescritto rilasciato dalla competente struttura sanitaria.
La struttura sanitaria di cui al comma 1 del presente articolo trasmette il certificato all’organo competente di cui all’articolo 6, commi 2 e 4, della presente legge entro 15 giorni dalla data del cambio di sesso.
Il certificato di cui al comma 1 del presente articolo è trasmesso elettronicamente e, senza indugio, anche per posta.
Nel certificato di cui al comma 1 del presente articolo si indicano: nome e cognome; data; luogo; comune/città di nascita; numero personale unico dei cittadini (JMBG); nome e cognome dei genitori della persona cui è stato cambiato il sesso; informazione sul cambio di sesso per tale persona, nonché nome e cognome del medico che ha rilasciato il certificato.
Il ministro e il ministro competente per le questioni di salute stabiliscono congiuntamente le modalità di rilascio e il modello del certificato di cui al comma 1 del presente articolo.
Articolo 3 del Regolamento del Ministero della Salute n. 103/2018:
Il certificato di cambio di sesso viene emesso dalla struttura sanitaria dopo:
Per il cambio di sesso effettuato all’estero, il certificato di cambio di sesso viene rilasciato dalla struttura sanitaria di cui al comma 1 di questo articolo, sulla base della documentazione medica della struttura sanitaria estera presso la quale il cambio di sesso è stato effettuato e che contiene prove che il cambio di sesso è stato eseguito secondo le modalità previste nel comma 1, punti 1) e 2) del presente articolo.
Il certificato di cambio di sesso viene firmato:
In Slovacchia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisti stabiliti dalla legge.
La Legge sui numeri personali di identificazione (Zákon o rodných číslach národnej rady slovenskej republiky, Legge n. 301 del 1995) stabilisce che per la rettifica del dato anagrafico relativo al genere sull’atto di nascita – e il successivo rilascio di un nuovo numero di previdenza sociale aggiornato in base al genere – sia necessario il parere di un medico psichiatra. La legge non indica espressamente come requisiti per accedere alla rettifica trattamenti di natura chirurgica, ma l’autorità amministrativa competente tendenzialmente richiede che il soggetto si trovi in una condizione permanente di incapacità procreativa per poter procedere all’assegnazione del nuovo sesso anagrafico. Per questa ragione, nel 2023 il Ministero della Salute ha approvato delle nuove linee guida di salute pubblica con le quali ha vietato di prevedere la sterilizzazione forzata quale requisito per accedere alla rettificazione del sesso anagrafico e ha stabilito che la sottoposizione a terapia ormonale sostitutiva e il real life test sono sufficienti per addivenire a tale risultato. Queste linee guida sono state, però, revocate dal nuovo Ministro della Salute nel novembre 2023.
Infine, nel gennaio 2025 il Governo slovacco ha presentato una proposta di riforma costituzionale volta ad introdurre nella Costituzione dello Stato la previsione espressa dell’esistenza di due soli generi, con lo scopo di rendere più complesso l’accesso alla rettifica del sesso anagrafico.
In Slovenia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa, una volta soddisfatti i requisiti stabiliti dalla legge.
Il Regolamento sull’attuazione della legge sul registro di stato civile del 2005 (Pravilnik o izvrševanju zakona o matičnem registru) stabilisce che la rettificazione anagrafica è subordinata alla produzione di un certificato di natura medica che accerti che la persona interessata ha modificato il sesso (articolo 37).
Articolo 37 del Regolamento sull’attuazione della legge sul registro di stato civile:
Il cambio di sesso viene registrato sulla base della decisione dell’organo competente relativa alla modifica del dato registrato. La base per il rilascio della decisione è il certificato della struttura sanitaria competente o del medico, dal quale risulta che la persona ha cambiato sesso.
Prima di iscrivere il cambio di sesso nel registro, l’ufficiale di stato civile deve richiedere l’assegnazione di un nuovo EMŠO.
L’estratto dal registro di stato civile relativo alla nascita viene rilasciato con l’indicazione del nuovo sesso, senza alcuna annotazione sul cambio di sesso.
La Spagna ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
La Ley 4/2023, Ley Trans, introduce un procedimento totalmente amministrativo, riservato alle persone che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e privo di qualsiasi requisito per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico.
In Svezia la rettificazione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa che si svolge di fronte al Consiglio Nazionale per la Salute e il Benessere.
La Legge sulla determinazione del sesso in determinati casi del 1972 (Lag (1972:119) om fastställande av könstillhörighet i vissa fall) stabilisce che la persona interessata ad ottenere il riconoscimento della propria identità di genere deve presentare un’apposita domanda al Consiglio Nazionale per la Salute e il Benessere, che conferma la sua appartenenza ad un genere diverso rispetto a quello anagraficamente registrato se il soggetto maggiorenne da lungo tempo percepisce di appartenere ad un altro sesso, da un certo periodo si comporta in conformità alla sua identità di genere e si presume che continuerà a vivere in conformità ad essa anche in futuro (articolo 1).
La Legge sulla determinazione del sesso, nella sua originale formulazione, prevedeva che la persona trans interessata a sottoporsi ad interventi chirurgici di affermazione di genere dovesse ottenere un’apposita autorizzazione da parte del Consiglio Nazionale per la Salute e il Benessere (articolo 4 e articolo 4a).
Articolo 1 della Legge sulla determinazione del sesso in determinati casi:
Una persona può, su propria richiesta, ottenere la conferma che appartiene a un sesso diverso da quello registrato nell’anagrafe se:
Articolo 4 della Legge sulla determinazione del sesso in determinati casi:
In connessione con la richiesta di conferma ai sensi degli artt. 1 o 2, può essere autorizzato un intervento sugli organi genitali per renderli più simili all’altro sesso. L’autorizzazione può essere concessa solo se sono soddisfatte le condizioni per la conferma di sesso.
Le disposizioni degli art. 2, commi 2 e 3 si applicano in modo pertinente. (Legge 2012:456)
Articolo 4a della Legge sulla determinazione del sesso in determinati casi:
In connessione con la richiesta ai sensi dell’art. 1, può essere autorizzata la rimozione delle gonadi se sono soddisfatte le condizioni dell’art. 1, primo comma, punti 1-4.
Dopo che una richiesta ai sensi degli artt. 1 o 2 è stata accolta, la persona interessata può ottenere l’autorizzazione alla rimozione delle gonadi su richiesta.
Se il richiedente non ha compiuto ventitré anni, l’autorizzazione può essere concessa solo per motivi eccezionali. (Legge 2012:456).
Articolo 2 comma 2 della Legge sulla determinazione del sesso in determinati casi:
Se la richiesta riguarda una persona maggiorenne, questa la presenta personalmente. Lo stesso vale per i minori di diciotto anni non sottoposti a tutela altrui; negli altri casi, la richiesta è presentata dal tutore.
Se la richiesta riguarda un bambino di almeno dodici anni, il bambino deve dare il proprio consenso. Anche se il consenso non è richiesto, si deve tener conto della volontà del bambino considerando età e maturità
La Svizzera ha adottato il modello self-identification per il riconoscimento dell’identità di genere. Questo significa che la rettificazione del sesso anagrafico avviene attraverso un procedimento di natura amministrativa e mediante la sola dichiarazione scritta di volontà del soggetto richiedente.
Nel 2020 sono è stata adottata la modifica del Codice civile svizzero e la modifica dell’Ordinanza sullo stato civile. Entrati in vigore nel 2022, questi atti introducono un procedimento in base al quale ogni persona che sia intimamente convinta di appartenere ad un genere diverso rispetto a quello anagraficamente assegnato può dichiarare di fronte all’ufficiale di stato civile di voler modificare tale indicazione (articolo 30b del Codice civile così come modificato nel 2020).
Articolo 30b del Codice civile così come modificato nel 2020:
1. Ogni persona che sia intimamente convinta di non appartenere al sesso indicato nel registro dello stato civile può dichiarare, davanti all’ufficiale dello stato civile, di voler modificare tale indicazione.
2. La persona che rende la dichiarazione può fare iscrivere nel registro dello stato civile uno o più nuovi prenomi.
3. La dichiarazione non ha alcuna conseguenza sui rapporti di diritto di famiglia.
4. È necessario il consenso del rappresentante legale se:
Articolo 14b.2 dell’Ordinanza sullo stato civile così come modificata nel 2020:
Nei casi di cui all’articolo 30b capoverso 4 CC, il consenso del rappresentante legale deve essere prestato per iscritto, con prova dei poteri di rappresentanza e autenticazione delle firme.
In Turchia la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura giurisdizionale.
Il Codice civile stabilisce che il riconoscimento giuridico dell’identità di genere sia riservato alle persone maggiorenni, non sposate, che si siano sottoposte ad un intervento chirurgico di affermazione di genere (articolo 40). L’accesso all’intervento chirurgico, la cui autorizzazione è rimessa all’autorità giudiziaria, è subordinato alla produzione di un certificato medico che attesti la condizione di transessualità e la necessità dell’intervento chirurgico per ragioni connesse alla salute mentale. Anche l’avvenuta sottoposizione all’intervento chirurgico, poi, deve essere certificata dall’equipe medica che se ne è occupata.
Originariamente, ai fini dell’autorizzazione al trattamento chirurgico di riassegnazione del sesso era necessario essersi precedentemente sottoposti a un intervento di sterilizzazione. La Corte europea dei diritti dell’uomo, Con la sentenza Y.Y. v. Turkey del 2015 ha escluso che sia legittimo subordinare il riconoscimento giuridico dell’identità di genere alla condizione di sterilità del soggetto. Nel 2017, poi, tale requisito è stato definitivamente eliminato ad opera della Corte costituzionale, con la sentenza n. 165/2017.
Articolo 40 del Codice civile:
La persona che desidera cambiare sesso può presentare personalmente domanda al tribunale affinché venga autorizzata la rettifica del sesso. Tuttavia, per poter ottenere l’autorizzazione, è necessario che il richiedente:
A seguito dell’autorizzazione concessa, qualora un intervento chirurgico di rettifica del sesso venga effettivamente eseguito secondo la finalità e i metodi medici appropriati, e ciò venga certificato da un referto ufficiale della commissione medica, il tribunale dispone la necessaria correzione nel registro dello stato civile.
In Ucraina la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico si ottiene mediante un procedimento di natura amministrativa una volta soddisfatti i requisiti stabiliti dalla legge.
La persona interessata deve ottenere una diagnosi e un parere psichiatrico e sottoporsi a trattamenti di natura medica, prima di ottenere un certificato medico che gli consente di procedere alla rettifica anagrafica.
L’ordinanza n. 1,041 del 2016 (Ordinanza sull’istituzione di criteri medico-biologici e socio-psicologici per il cambiamento (correzione) del sesso legale e sull’approvazione del modello della documentazione primaria di registrazione e delle istruzioni per il suo completamento) non prevede tra i requisiti medici necessari per accedere alla rettifica anagrafica l’intervento chirurgico di affermazione di genere, ma contempla altre forme di medicalizzazione (come la sottoposizione a terapia ormonale sostitutiva).
In Ungheria attualmente non è previsto un procedimento che consenta ai soggetti transgender di ottenere la rettificazione di attribuzione anagrafica del sesso.