Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
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Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso promosso dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) ed Emergency ONG Onlus contro la Regione Lombardia, avente ad oggetto l’accertamento del diritto dei cittadini disoccupati di godere del regime di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
La decisione in esame, avente ad oggetto due cause riunite (C‑495/21 e C-496/21), ribadisce le differenze tra dispositivi medici e farmaci alla luce del quadro normativo europeo.
La Corte costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale militare di Napoli avente ad oggetto l’illegittimità costituzionale dell’art. 206-bis del d.lgs. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare), in quanto in contrasto con la riserva di legge di cui all’art. 32 della Costituzione.
La Lod District Court ha disposto l’esecuzione di test genetici su alcune coppie che si erano sottoposte a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) presso l’Assuta Medical Centre di Rishon LeZion, al fine di determinare se sia avvenuto uno scambio al momento dell’impianto degli embrioni.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Danimarca, poiché l’ordinamento nazionale non è in grado di garantire il riconoscimento effettivo del rapporto di filiazione tra i minori nati mediante maternità surrogata e i genitori d’intenzione.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Georgia, poiché l’insufficiente chiarezza della legge nazionale sul riconoscimento del cambio di genere comporta la non effettività del diritto di rettifica del genere riconosciuto ai cittadini transgender.
La Corte di Giustizia dell’UE si è pronunciata su quattro questioni pregiudiziali sollevate nel corso di una controversia tra X e il Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Segretario di Stato alla Giustizia e alla Sicurezza dei Paesi Bassi). Il giudice del rinvio interroga la Corte circa l’interpretazione della Direttiva 2008/115/CE, in tema di rimpatrio di cittadini stranieri il cui soggiorno sul territorio dello Stato membro è irregolare, alla luce degli artt. 1, 4, 7 e 19, par. 2 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 3 CEDU da parte della Moldavia, in quanto l’ordinamento nazionale non è idoneo a tutelare i diritti riproduttivi di soggetti affetti da disabilità intellettive.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che la Svizzera ha violato l’art. 8 CEDU, e in particolare il diritto alla vita privata del minore nato tramite gestazione per altri, non avendo previsto la possibilità di riconoscere il rapporto genitoriale tra il minore e il padre d’intenzione.
La Court of Protection ha respinto il ricorso presentato dai genitori di un uomo che si trova in uno stato di incoscienza e prossimo alla morte celebrale, ritenendo che autorizzare il prelievo dei gameti dell’uomo non sia compatibile con il suo best interest, poiché tale procedura richiede il consenso dell’interessato, e non vi sono elementi sufficienti al fine di determinare la sua volontà.