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Il volume raccoglie i risultati di una ricerca svolta nell’ambito del progetto Prin Giurisdizione e pluralismi e presentata nel corso di un Convegno svoltosi a Napoli il 6 febbraio 2015.

ABSTRACT

Molteplici sono le ragioni che hanno ostacolato il tempestivo intervento del legislatore statale per la regolamentazione delle più innovative applicazioni della scienza medica. Ad una difficoltà di assecondare la dinamicità della conoscenza in continua evoluzione, occorre aggiungere l’impatto provocato dalla alterazione di tradizionali categorie giuridiche, soprattutto se in grado di interferire con tematiche eticamente sensibili che riguardano, ad esempio, la definizione di nascita o di morte della persona. Accanto a persistenti vuoti normativi, che hanno impedito una soddisfacente disciplina degli stati terminali dell’esistenza umana, ha invero fatto da contrappunto, in direzione contraria, l’eccessiva pervasività della legislazione in materia di procreazione assistita. L’inadeguatezza del prodotto normativo fino ad oggi elaborato ha inesorabilmente provocato un accentuato attivismo dei giudici di ogni ordine e grado chiamati a rispondere alle legittime aspettative provenienti dal corpo sociale. Anche se, in taluni casi, proprio il ricorso ad una interpretazione costituzionalmente orientata ha condotto a soluzioni non sempre condivisibili. Non minori perplessità hanno pure destato quelle pronunce che hanno giustificato, per ragioni compassionevoli e pietose, la deroga alla disciplina vigente per avviare l’erogazione o la stessa sperimentazione di rimedi terapeutici, poi rivelatesi del tutto inconsistenti. Accanto all’analisi della giurisprudenza costituzionale sugli ambiti della discrezionalità legislativa, coerentemente al canone della ragionevolezza scientifica, i contributi contenuti nel volume si sono allora prevalentemente dedicati all’approfondimento delle modalità di elaborazione del giudicato da parte del giudice ordinario ai fini dell’accertamento, nella veste di peritus peritorum, del nesso di causalità tra fatto ed evento.

Fra i contributi, segnaliamo:

Carlo Casonato, La scienza come parametro interposto di costituzionalità

Simone Penasa, Giudice “Ercole” o giudice “Sisifo”? Gli effetti del dato scientifico sull’esercizio della funzione giurisdizionale in casi scientificamente connotati

Lucia Busatta, Scelte di fine vita in gravidanza. Incontri e scontri tra diritto e medicina

Marta Tomasi, Il potere legislativo e la giurisdizione di fronte al pluralismo delle domande di salute. Dal multitrattamento Di Bella al caso Stamina

Elisabetta Pulice, Autonomia e responsabilità del medico: il ruolo della deontologia nella prospettiva giurisprudenziale

Antonio Zuccaro, I giudici specializzati e le corti speciali in materie a elevato contenuto scientifico: profili attinenti al pluralismo giudiziario

Il sommario dell'opera è disponibile nel box download.

Altri autori

Lorenzo Chieffi

Pubblicato il: Mercoledì, 28 Settembre 2016 - Ultima modifica: Giovedì, 04 Luglio 2019
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