Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La UK Supreme Court ha escluso che l'obiezione di coscienza possa coprire atti preliminari e di supervisione ad interventi di interruzione volontaria di gravidanza.
La corte d'Appello di Bologna ha rovesciato la decisione del 2012 con la quale il giudice del lavoro di Rimini aveva riconosciuto l’esistenza del nesso causale tra la vaccinazione trivalente contro morbillo, parotite e rosolia e l'insorgenza di forme di autismo, condannando il Ministero della salute all’indenizzo della famiglia di un bimbo vaccinato (l.n. 210/92).
La Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2 del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24 (Disposizioni urgenti in materia sanitaria), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 23 maggio 2013, n. 57.
In un reclamo avverso un decreto del Tribunale dei minorenni di Catania, relativo alla richiesta di informazioni ex art. 28 legge 184/1983, la Corte d’Appello ha confermato l’esistenza del diritto dell’adottato ad accedere ai dati della madre naturale, come venutosi a configurare a seguito della sentenza della C. cost., n. 278/2013 e della sentenza della Corte EDU nel caso Godelli c. Italia.
La Corte Suprema irlandese ha stabilito che la madre genetica di due gemelli nati con maternità surrogata non può essere iscritta nell’atto di nascita dei bambini, in mancanza di una disposizione legislativa specifica in materia.
La Corte d’Appello di Torino, sezione speciale per i minorenni, ha rigettato il reclamo di donna che chiedeva di avere accesso alle informazioni circa l’identità della madre biologica, che non aveva voluto essere nominata al momento del parto e nel frattempo deceduta: il decesso non costituisce revoca implicita dell’anonimato.
La Corte suprema della Namibia ha stabilito che la sterilizzazione forzata di tre donne sieropositive avvenute in un ospedale pubblico è stata effettuata in modo illegittimo, a causa della mancanza del consenso informato delle tre pazienti.
La Corte costituzionale ha dichiarato l’inammissibilità della questione nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 82 e 83, della legge n. 228/2012 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato − Legge di stabilità 2013), promosso dalla Provincia autonoma di Bolzano, relativamente alla regolazione finanziaria dei costi dell’assistenza sanitaria transfrontaliera.
Con decreto del 29 ottobre 2014, la Corte d’appello di Torino riconosce la possibilità di ottenere in Italia la trascrizione dell’atto di nascita di un minore nato in Spagna da tecniche di procreazione medicalmente assistita eterologa da una coppia di due donne.
La Corte EDU ha giudicato inammissibile, a causa del mancato esperimento dei rimedi interni, il ricorso presentato dai genitori genetici dei gemelli nati in seguito allo scambio di embrioni avvenuto all’Ospedale Pertini di Roma.