Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Secondo i giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo non viola l’art. 8 della Convenzione (diritto al rispetto della vita privata e familiare) lo Stato che si rifiuti di sostituire sul certificato di nascita del richiedente la menzione “sesso maschile” con la menzione “genere neutro” o “intersessuale”.
La Corte d’Appello di Bruxelles riconosce un’obbligazione positiva in capo alle autorità pubbliche, imposta alla luce degli articoli 2 e 8 CEDU, rendendo doverose le misure volte a mitigare le conseguenze negative del riscaldamento globale sulla vita privata e familiare dei ricorrenti.
Il Tribunal Constitucional del Portogallo ha dichiarato incostituzionale il Decreto da Assembleia da República n. 23/XV, che detta norme in materia di morte medicalmente assistita, nella parte in cui, all’art. 2, lett. f), il legislatore dà una definizione di sofrimento de grande intensidad troppo vaga e che comporta difficoltà applicative.
Nel marzo 2018 la Corte Suprema indiana, nell’ambito del giudizio Common Cause v. Union of India, ha riconosciuto come fondamentale il diritto a morire con dignità e, conseguentemente, ha fornito alcune linee guida in materia di Advance Medical Directives (disposizioni anticipate di trattamento) e trattamenti di sostegno vitale. Nel gennaio 2023 la Corte è nuovamente intervenuta a riguardo, modificando alcune disposizioni che, essendo risultate difficilmente applicabili, ostacolavano l’efficacia della disciplina del 2018.
Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso promosso dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) ed Emergency ONG Onlus contro la Regione Lombardia, avente ad oggetto l’accertamento del diritto dei cittadini disoccupati di godere del regime di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
La decisione in esame, avente ad oggetto due cause riunite (C‑495/21 e C-496/21), ribadisce le differenze tra dispositivi medici e farmaci alla luce del quadro normativo europeo.
La Corte costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale militare di Napoli avente ad oggetto l’illegittimità costituzionale dell’art. 206-bis del d.lgs. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare), in quanto in contrasto con la riserva di legge di cui all’art. 32 della Costituzione.
La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità volta a censurare la normativa che non consente la conversione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso in matrimonio, a seguito della rettificazione anagrafica del sesso di uno dei componenti della coppia.
La Lod District Court ha disposto l’esecuzione di test genetici su alcune coppie che si erano sottoposte a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) presso l’Assuta Medical Centre di Rishon LeZion, al fine di determinare se sia avvenuto uno scambio al momento dell’impianto degli embrioni.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Danimarca, poiché l’ordinamento nazionale non è in grado di garantire il riconoscimento effettivo del rapporto di filiazione tra i minori nati mediante maternità surrogata e i genitori d’intenzione.