Vai menu di sezione

Ministero della Salute – Relazione annuale 2022 sullo stato di attuazione della legge 40/2004
Anno 2022

Il Ministero della salute ha trasmesso al Parlamento la Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA), relativamente all’attività di centri PMA nell’anno 2020 e all’utilizzo dei finanziamenti nell’anno 2021.

Nell’anno 2020 sono stati registrati 332 centri attivi, di cui 101 pubblici, 20 privati convenzionati e 211 privati. Sono 135 i centri che svolgono attività di I livello, e 197 quelli che svolgono attività sia di II che di III livello. La percentuale di cicli di trattamento eseguiti con gameti della coppia nell’ambito del SSN sono il 49,8% per le attività di I livello, e del 61,2% per quelle di II-III livello.

I centri che effettuano attività di I livello hanno svolto un numero ridotto di procedure, infatti l’89% ha iniziato meno di 100 cicli, e solo 5 centri ne hanno compiuti più di 200. Solamente il 20,6% ha eseguito più di 500 cicli di II-III livello, contro una media europea di 45,3%.

Come nell’anno precedente, i centri italiani attivi si trovano prevalentemente in cinque Regioni: Lombardia, Campania, Veneto, Lazio e Sicilia. La Lombardia è quella con maggiore attività, pari al 22,7% del totale.

Le coppie trattate sono state 65.705, in diminuzione rispetto al dato dell’anno precedente, mentre i cicli iniziati sono pari a 80.099 (70.820 con gameti della coppia; 9.279 con gameti donati), di cui 26.040 nei centri pubblici, 18.692 nei centri privati convenzionati, e 35.367 nei centri privati.

I bambini nati vivi sono 11.305 (9.158 da gameti della coppia; 2.147 da gameti donati), numero in diminuzione del 20,2% rispetto all’anno precedente, e rappresentano il 2,8% del totale dei bambini nati nel 2020. 

La notevole diminuzione dei cicli (-19,1%) è imputata all’impatto della pandemia da COVID-19, che ha comportato restrizioni dovute all’applicazione dei protocolli per il contenimento della diffusione dell’infezione. Il maggior decremento di trattamenti è stato registrato nei centri pubblici e privati convenzionati, e nelle regioni del Nord Ovest, cioè quelle più colpite dall’emergenza sanitaria.

Il numero totale dei trattamenti di PMA per milione di donne residenti in Italia e in età fertile è pari a 6.525, numero in diminuzione rispetto al 2019, e inferiore alla media europea di 7.662 cicli (dato riferito al 2017). Al pari degli anni precedenti si evidenzia che questo dato è conseguenza dell’utilizzo sempre più frequente della tecnica di freeze-all (gli embrioni formati non si trasferiscono immediatamente, ma si crioconservano per futuri trasferimenti), è perciò necessario considerare anche il numero delle gravidanze cumulative per avere un’immagine accurata della realtà italiana.

Con l’applicazione delle tecniche di PMA di II-III livello sono stati formati 74.871 embrioni trasferibili (-21,9% rispetto al 2019), di cui 32.339 trasferiti effettivamente e 42.532 crioconservati.

Il numero di gravidanze ottenute per cicli di PMA con gameti della coppia rimane stazionario in riferimento alle attività di II-III livello, ed è di poco aumentato per le tecniche di I livello (dal 10,3% nel 2019 al 11,1% nel 2020). Per tutte le tecniche di II-III livello si registra una riduzione dei trasferimenti con più embrioni in utero, con la conseguente diminuzione dei parti multipli, in particolar modo quelli gemellari.

Fin dal 2005 si registra un costante aumento del numero di donne con età superiore a 40 anni che iniziano un ciclo con le tecniche a fresco (nel 2020 sono il 35,8% del totale). Si verifica poi una riduzione delle pazienti di età compresa fra i 35 e i 39 anni (37,1%), mentre è costante la percentuale delle pazienti con meno di 35 anni d’età. L’età media delle donne che si sottopongono alle tecniche a fresco con gameti della coppia è pari a 36,9.

L’età della paziente è un fattore significativo per il tasso di successo delle gravidanze iniziate (è del 18,1% per le donne con meno di 35 anni, e del 4,5% per quelle con più di 43). Per le donne con età superiore a 43 anni il numero di gravidanze con esito negativo è il maggiore (51,2%), ma nel complesso la percentuale è in leggera diminuzione (26,2%).

In relazione ai cicli di PMA con donazione di gameti la percentuale rimane stabile rispetto al 2019, con una piccola diminuzione delle coppie che fanno ricorso a questa tecnica (-1,7%) e dei bambini nati vivi (-6,2%). Dei 9.279 cicli con donazione, 2.028 sono con donazione di seme, 6.738 quelli con donazione di ovociti, e 513 quelli con doppia donazione.

A questo link il nostro dossier sulla legge 40.

Di seguito i link alle Relazioni degli anni precedenti: 2021, 2020, 2019, 201820172016201520142013.

Maggiori informazioni a questo link.      
Il testo completo della relazione è disponibile nel box download.

Giulia Alessi
Pubblicato il: Venerdì, 09 Settembre 2022 - Ultima modifica: Lunedì, 24 Ottobre 2022
torna all'inizio