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Ministero della Salute – Relazione annuale 2021 sullo stato di attuazione della legge 40/2004
Anno 2021

Il Ministero della salute ha trasmesso al Parlamento la Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA), relativamente all’attività di centri PMA nell’anno 2019 e all’utilizzo dei finanziamenti nell’anno 2020.

Nell’anno 2019 sono stati registrati 346 centri attivi, di cui 106 pubblici, 20 privati convenzionati e 220 privati. Sono 143 i centri che svolgono attività di I livello, e 203 quelli che svolgono attività sia di II che di III livello. Il 67,2% dei cicli di trattamento di PMA senza donazione di gameti sono eseguiti nell’ambito del SSN, e solo il 29,1% dei centri privati di II-III livello svolge più di 500 cicli all’anno (la media europea è 45,4%).

Le coppie trattate sono state 78.618, in aumento rispetto all’anno precedente.

I cicli iniziati sono pari a 99.062 (89.376 con gameti della coppia; 9686 con gameti donati), di cui 37.459 nei centri pubblici, 23.947 nei centri privati convenzionati, e 37.656 nei centri privati.

I bambini nati vivi sono 14.162 (11.873 da gameti della coppia; 2289 da gameti donati), numero in leggero aumento rispetto l’anno precedente, e rappresentano il 3,4% del totale dei bambini nati nel 2019.  

Con l’applicazione delle tecniche di PMA di II-III livello sono stati formati 95.847 embrioni trasferibili, di cui quelli trasferiti effettivamente sono stati 48.994 (51,1%), mentre 46.853 (48,9%) sono stati crioconservati.

Il numero totale dei trattamenti di PMA per milione di donne residenti in Italia, e in età fertile, è pari a 7.697, numero in aumento rispetto al 2018, ma inferiore rispetto alla media europea di 7.794 cicli (dato riferito al 2016). Questo dato è conseguenza del fatto che in Italia si ricorre sempre di più alla tecnica di freeze-all (gli embrioni formati non si trasferiscono immediatamente, ma si crioconservano per futuri trasferimenti), perciò è necessario considerare anche il numero delle gravidanze cumulative per avere un’immagine accurata della realtà italiana.

Il numero di gravidanze ottenute per cicli di PMA con gameti della coppia sono diminuite con riferimento alle tecniche di I livello, e di II-III livello per i cicli a fresco, ma sono aumentate per le tecniche con scongelamento di embrioni e ovociti. Si riducono anche i trasferimenti di più embrioni in utero, e di riflesso diminuiscono anche i parti gemellari e trigemini.

Si verifica un aumento di pazienti di età compresa fra i 35 e i 39 anni (38,3%), mentre diminuisce la percentuale di pazienti con meno di 35 anni (27,1%). Da ciò risulta che l’età media delle donne che si sottopongono alle tecniche a fresco con gameti della coppia sia pari a 36,8 anni.

L’età della paziente è un fattore significativo per il tasso di successo delle gravidanze iniziate (è del 21,6% per le donne con meno di 35 anni, e del 4,1% per quelle con più di 43). In leggero aumento è la percentuale di gravidanze con esito negativo, soprattutto per le donne con età superiore a 43 anni (60,1%).

È stato notato un importante aumento di cicli di PMA con donazione di gameti (+14,8%), e di conseguenza un aumento delle coppie che fanno ricorso a questa tecnica (+13,5%) e di bambini nati vivi (+14,3%). Dei 9.686 cicli con donazione, 2.287 sono con donazione di seme, 6.867 quelli con donazione di ovociti, e 532 quelli con doppia donazione.

Maggiori informazioni a questo link.
Il testo completo della relazione è disponibile nel box download.

A questo link il nostro dossier sulla legge 40.

Di seguito i link alle Relazioni degli anni precedenti: 2020, 2019, 2018, 2017, 2016, 2015, 2014, 2013.

Giulia Alessi
Pubblicato il: Giovedì, 11 Novembre 2021 - Ultima modifica: Lunedì, 25 Luglio 2022
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