Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte accoglie il ricorso presentato da un uomo che si era visto rigettare la richiesta di risarcimento rivolta al centro che aveva in cura la moglie, affetta da grave patologia tumorale. La Corte ritiene fondata la richiesta del marito che sosteneva che un errore (accertato dal CTU) nel trattamento terapeutico avesse comportato una perdita di chance di sopravvivenza e/o l'accelerazione del decesso della moglie.
La Corte d'Appello d'Inghilterra e Galles (civil division) ha imposto a due donne, dopo l'interruzione della loro relazione omosessuale, di trovare un accordo sull'affidamento dei loro gemelli di cinque anni. Nel rinviare la decisione al giudice di primo grado, la Corte ha sottolineato la necessità, per l'ordinamento, di “restare al passo” con le nuove esigenze della società.
La US Court of appeals for the Ninth Circuit ha rigettato la richiesta di preliminary injuction presentata da alcuni soggetti che lamentavano l'incostituzionalità della legge californiana che impone il prelievo e il sequenziamento di DNA per tutti gli individui arrestati o indagati e prevede che gravi sul soggetto poi non imputato l'onere di richiedere l'eliminazione del proprio profilo genetico e dei propri campioni biologici, che altrimenti verranno conservati senza limiti di tempo.
La Family Division della High Court inglese, vista l’impossibilità di determinare la paternità legale di un minore nato tramite GPA economica all’estero, riconosce la responsabilità genitoriale (ma non la genitorialità ipso iure) ai genitori intenzionali.
Con le sentenze C-167/12 e C-363/12 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che non è contrario al diritto dell’Unione negare il congedo di maternità ad una “madre committente”, che abbia avuto un figlio mediante ricorso a surrogazione di maternità.
La Corte di Cassazione (sentenza 15495 del 7 aprile 2014) ha escluso l’applicabilità dell’esclusione della responsabilità penale in caso di colpa lieve per il personale sanitario che si attenga alle linee guida e alle buone pratiche condivise dalla comunità scientifica, in un caso riguardante l’imputazione per omicidio colposo di un medico che non era ricorso tempestivamente al parto cesareo in presenza di brachicardia del feto.
La High Court si è espressa a favore di una donna che chiedeva di prolungare, secondo quanto previsto dallo Human Embryo and Fertilisation Act, il periodo di conservazione dei gameti del marito deceduto, pur in assenza del consenso scritto dell’uomo, in applicazione dell’art. 8 Cedu.
La Family Division della High Court inglese riconosce, tramite la s. 54 HEFA 2008, la genitorialità giuridica nei confronti di un figlio nato attraverso gestazione per altri economica all’estero. La Corte, in tal senso, evidenzia quali parametri la volontà consapevole della gestante e il pagamento effettuato a favore della stessa.
La Court of Protection ha riconosciuto ad una donna, ultrasessantenne con con problemi di salute mentale, il diritto a rifiutare l’amputazione di un arto, infettatosi in seguito all’aggravamento delle sue condizioni di salute e all’avanzamento del diabete.
In una causa per responsabilità penale del medico imputato del reato di procurato aborto (art. 17 l.n. 194/1978) la Corte di Cassazione ha ribadito che è esclusa la responsabilità del medico nel caso in cui questi abbia rispettato le indicazioni di metodo accreditate dalla comunità scientifica, ma che ciò non può prescindere dalla considerazione dei segnali di pericolo concretamente evidenziati nel singolo caso.