La Giunta regionale, in attesa che a livello nazionale si decida circa l’inserimento della fecondazione eterologa nei LEA, ha stabilito che per il momento essa sarà a carico degli assistiti.

La pratica sarà effettuata solo nei centri già autorizzati e accreditati a svolgere attività di Procreazione medicalmente assistita omologa.

In conformità con quanto deciso dalla Corte costituzionale, la condizione per accedere a tale tecnica nel territorio regionale è la diagnosi di “sterilità o infertilità assolute e irreversibili” per uno dei componenti della coppia.

Nel box download il verbale della seduta n. 79 del 12 settembre 2014 della Giunta regionale lombarda e le slides di presentazione del provvedimento.

A questo il link il provvedimento della Regione Toscana. A questa pagina il documento adottato dalla Conferenza Stato-Regioni.