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Irlanda del Nord – Belfast High Court – abortion legislation judgment: aborto in caso di anomalie fetali e diritto alla vita privata e familiare
3 ottobre 2019

La High Court di Belfast ha sostenuto la possibilità di dichiarare l’incompatibilità della legge sull'aborto dell’Irlanda del Nord con l’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) in relazione al divieto di aborto in caso di anomalie fetali fatali (fatal foetal abnormalities, FFA).

Numero
[2019] NIQB 88
Anno
2019

La ricorrente, Sarah Ewart, che aveva dovuto recarsi in Inghilterra per terminare la gravidanza, dopo che al feto era stata diagnosticata un’anomalia fetale fatale (AFF), ha fatto ricorso alla corte nord-irlandese, sostenendo che la legge sull’aborto dell’Irlanda del Nord violi il diritto sia interno che internazionale, ed in particolare l’articolo 8 della CEDU. Questa legge impedisce l’aborto in caso di fatal foetal abnormalities, FFA. Con questo termine, secondo uno studio del working group on Fatal Fetal Abnormality del Department of Health inglese, si descrivono le diagnosi, fatte di solito attorno alla ventesima settimana di gestazione, di una anomalia fetale che determinerà la morte in utero, alla nascita o immediatamente dopo la nascita. La ricorrente ha convenuto in giudizio i ministeri per la salute e per la giustizia per non aver intrapreso gli step necessari per modificare la legge rendendola conforme all'articolo 8 CEDU,  in seguito della decisione della Corte Suprema del Regno Unito del 2018. In quell'occasione, la Corte Suprema, pur non avendo accolto il ricorso per ragioni procedurali, aveva comunque rilevato l'eccessiva rigorosità delle previsioni di legge.

La High Court di Belfast ha confermato la legittimazione ad agire della donna, in quanto direttamente colpita dalla legge attuale, che le ha imposto di spostarsi per poter terminare la gravidanza e non incorrere in sanzioni penali, e dalla potenzialità di essere altrettanto negativamente colpita in futuro a causa del rischio diagnosticato di avere altre gravidanze con anomalie fetali fatali.

La Corte ha inoltre sostenuto la possibilità di fare una dichiarazione di incompatibilità della legge nordirlandese in virtù della sezione 4 dell’Human Rights Act, e di aver bisogno di sentire ulteriori elementi da parte di entrambe le parti prima di decidere se procedere a suddetta dichiarazione e concludere il caso.

 

Il testo della sentenza è disponibile a questo link  e nel box download.

Giulia Prior
Pubblicato il: Giovedì, 03 Ottobre 2019 - Ultima modifica: Venerdì, 21 Febbraio 2020
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