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Dalla bioetica al biodiritto: sulla giuridificazione di interessi scientificamente e tecnologicamente condizionati

Simone Penasa

Articolo di Fulvio Cortese e Simone Penasa, pubblicato in Rivista AIC , n. 4/2015.

ABSTRACT (English version below)

l contributo affronta, in prospettiva interdisciplinare, la questione del fenomeno della giuridificazione dell’attività medico-scientifica, individuando le fasi di tale processo, nel quale strumenti giuridici tradizionali tendono a integrarsi con nuove forme di regolazione, e le tendenze, affrontando in particolare gli effetti che l’intervento normativo in tale ambito produce in termini di rapporto tra poteri ed esercizio in concreto delle funzioni. Infine, si propongono, tenuto conto della natura dinamica dell’oggetto di regolazione, alcune questioni aperte, connesse alla pluralità e proceduralizzazione delle sedi decisionali, alla mutazione del ruolo del giudice e della scienza all’interno della dimensione giuridica.

The process of juridification of medical and scientific activity is analysed in this article, in order to underline whether and how new tools of regulation integrate traditional legal sources. The article particularly focuses, in an interdisciplinary perspective, on the effects produced by the regulatory intervention in terms of powers and functions. Lastly, the article raises some open questions, related to the characters of the decision-making process, the increasing space acquired by judges and the role of science within the legal dimension.

Sommario

1. Premessa – 2. Le rotte della giuridificazione – 2.a) Vecchi strumenti, risultati nuovi – 2.b) Dall’esterno all’interno: il ruolo della dimensione internazionale. – 2.b1) Influenza diretta delle “spinte” internazionali: il ruolo delle corti internazionali – 2.b2) Influenza indiretta delle “spinte” internazionali: norme e principi di derivazione internazionale quali parametri di giudizio o quali ausili/strumenti ermeneutici. – 2.c) Dal diritto positivo tradizionale a nuove forme di regolazione: il rinnovato ruolo del legislatore alla luce della giurisprudenza costituzionale. – 3. Le tendenze della giuridificazione. – 3.a) L’esistenza di una pluralità di attori capaci di produrre regole concretamente condizionanti (indipendentemente dal loro statuto giuridico). – 3.b) (Apparente) svalutazione del ruolo del legislatore statale a vantaggio del ruolo delle corti (ordinarie e speciali). – 3.c) Tendenza alla formulazione giurisprudenziale di principi generali anziché di regole puntuali. – 3.d) Tendenza all’emersione irriducibile di spazi di autonomia non regolabile da parte delle istituzioni pubbliche e rimessi ai rapporti tra i “soggetti” più direttamente coinvolti dalle singole decisioni (con consequenziale restrizione dei margini tradizionali della discrezionalità politico-amministrativa). – 4. Le questioni aperte. – 4.a) La pluralità delle sedi decisionali e i limiti dei tradizionali “legami di garanzia”: dal conflitto episodico al conflitto sistemico? – 4.b) La procedimentalizzazione dei processi decisionali e l’incompletezza strutturale degli assetti organizzativi e funzionali vigenti: per una riforma dell’amministrazione di servizio – 4.c) Il valore determinante di alcuni principi e la mutazione del ruolo del giudice: quis custodiet custodes? – 4.d) La formazione di una nuova soggettività giuridica e la trasformazione del ruolo della scienza e della tecnologia (anche giuridiche): rischi e opportunità.

Altri autori

Fulvio Cortese

Pubblicato il: Venerdì, 27 Novembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 03 Luglio 2019
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