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Sudan - le mutilazioni genitali femminili diventano reato
29 aprile 2020

Il governo transitorio del Sudan, instauratosi dopo la caduta di Omar Hassan al-Bashir, ha criminalizzato le mutilazioni genitali femminili (MGF).

Nel nuovo art. 141 nel codice penale, il comportamento criminoso è definito come la rimozione o la mutilazione “dei genitali femminili tagliandoli, mutilandoli o modificandone qualsiasi parte naturale, portando alla perdita totale o parziale delle sue funzioni”. La sanzione per aver commesso MGF è di tre anni di reclusione, sanzioni pecuniarie e la possibile chiusura delle strutture.

Secondo quanto riportato da UNICEF, infatti, il nuovo testo dell’art. 141 del codice penale recita:

Article 141 Female Genital Mutilation

(1) There shall be deemed to commit the offence of female genital mutilation whoever, removed, mutilated the female genitalia by cutting, mutilating or modifying any natural part of it leading to the full or partial lost of its functions, whether it is inside a hospital, health center, dispensary or clinic or other places.

(2) Whoever commits the crime of female genital mutilation shall be punished with 3 years imprisonment and a fine or closing the premises.

Le legislazioni di alcuni stati del Sudan già avevano vietato tali condotte (South Kordofan, South Darfur, Gedaref e Red Sea). A livello nazionale, la modifica era già stata proposta nel 2009 e poi nel 2016, ma non era mai stata approvata dal Parlamento, a causa di forti opposizioni da parte di alcuni gruppi religiosi.

Il Sudan (dati Multiple Indicator Cluster Surveys (MICS) 2014) è considerato uno dei paesi in cui il tasso di prevalenza delle mutilazioni genitali femminili (Female genital mutilation/cutting) è molto alto (86,6%).

L’efficacia della legge dipenderà dalla sua concreta attuazione. Infatti, secondo un recente rapporto dell'Unicef condotto in 29 Paesi dell’Africa e del Medio Oriente, la pratica è ancora ampiamente diffusa, nonostante il fatto che almeno 24 di questi Paesi prevedano qualche forma di divieto delle MGF.

Marta Tomasi
Pubblicato il: Mercoledì, 29 Aprile 2020 - Ultima modifica: Martedì, 22 Dicembre 2020
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