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Francia – Senato: approvata proposta di legge sulla disforia di genere e minori
28 maggio 2024

Il 28 maggio 2024, il Senato francese ha approvato, con 180 voti favorevoli e 136 contrari, una proposta di legge presentata da alcuni senatori del gruppo Les Républicains.
La proposta di legge, mira a disciplinare il fenomeno della disforia di genere dei minori.
La disforia di genere è definita dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità) come “un'incongruenza marcata e persistente tra il genere con cui una persona si identifica e il sesso che le è stato assegnato alla nascita”.

Numero
2689

Secondo gli studi della Commission des affaires sociales du Sénat, i casi riconducibili alla definizione di diforia di genere sono progressivamente aumentati tra il 2013 e il 2020.
La transizione di genere dei minori con disforia può avvenire:

  • sul piano sociale, la transizione avviene senza cure mediche, attraverso la possibilità di vivere nel genere scelto. Tale percorso è tutelato da una circolare del 2021 rivolta alle scuole, che mira a prevenire discriminazioni,
  • sul piano amministrativo, mediante modifica di nome e/o sesso nei registri civili. La legge del 2016 ha semplificato le procedure permettendo il cambio di nome su richiesta e quello di sesso tramite decisione giudiziaria, senza obbligo di trattamenti medici,
  • sul piano medico, attraverso servizi ospedalieri specializzati (nove in Francia nel 2018 di cui tre nell’area parigina), strutture territoriali o professionisti privati. Gli interventi si fondano su: sostegno psicosociale, bloccanti della pubertà, terapie ormonali incrociate e, solo in casi selezionati, interventi chirurgici (anche se la chirurgia pelvica non viene ammessa prima dei 18 anni).

La regola generale rimane il divieto di prescrivere bloccanti della pubertà ai minori.
La commissione, tuttavia, su proposta del relatore ha introdotto un’eccezione, consentendo la prescrizione soltanto quando siano rispettate condizioni particolarmente rigorose (art.1):

  • la prescrizione deve essere effettuata esclusivamente da medici di centri di riferimento specializzati, individuati con decreto,
  • deve essere accertata l’assenza di controindicazioni mediche,
  • il minore deve dimostrare una sufficiente capacità di discernimento,
  • il caso deve essere valutato collegialmente in una riunione pluridisciplinare,
  • deve trascorrere un intervallo minimo di due anni dalla prima visita nel centro.

La violazione delle disposizioni di cui all’articolo precedente è punita con la reclusione fino a due anni e con la multa di 30.000 euro (art.2).

La proposta (art.3), prevede l’elaborazione, entro sei mesi dalla promulgazione, di una strategia nazionale per la psichiatria infantile, rivedibile ogni cinque anni e posto sotto la responsabilità del Ministro della salute. L’obiettivo è garantire a tutti i bambini e gli adolescenti l’accesso a cure adeguate alla tutela della salute mentale. La commissione ha integrato la disposizione introducendo misure volte a:

  • formare dei professionisti sanitari
  • migliorare le condizioni di esercizio della psichiatria infantile
  • sviluppare le strutture specializzate e coordinate su tutto il territorio nazionale.

La proposta, infine, stabilisce che il Parlamento proceda a un nuovo esame della legge entro un termine massimo di cinque anni dalla sua promulgazione (art.4).

Il testo completo della legge è disponibile al seguente link.

Sara Cavallet
Pubblicato il: Martedì, 28 Maggio 2024 - Ultima modifica: Mercoledì, 08 Ottobre 2025
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