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Francia - Cour de Cassation - sent. 1 settembre 2015: reato di intralcio all’aborto
1 settembre 2015

La Corte di cassazione francese ha stabilito che il reato di intralcio all’aborto si estende anche alle condotte che siano di impedimento ad attività meramente volte ad ottenere informazioni circa la possibilità di procedere ad una interruzione volontaria di gravidanza.

Numero
14-87441
Anno
2015

Alla luce del nuovo articolo L-2223-2 del Code de la santé publique i luoghi in cui vengono praticate interruzioni volontarie di gravidanza sono soggetti ad un elevatissimo grado di protezione ed è quindi irrilevante che la donna vi si sia recata per procedere all’intervento o solo per ottenere informazioni in merito. La modifica della normativa intervenuta con legge del 4 agosto 2014 estende la portata della previsione che non punisce solamente «le fait d'empêcher ou de tenter d'empêcher une interruption de grossesse ou les actes préalables», ma anche «le fait d'empêcher ou de tenter d'empêcher de s'informer sur une interruption de grossesse».

La condotta tipica comprende dunque non solo il fatto di minacciare o esercitare pressioni morali e psicologiche nei confronti del personale sanitario e non sanitario e delle donne che stiamo per affrontare l’intervento, ma anche analoghi comportamenti rivolti a donne che stiamo solo cercando di ottenere informazioni sell’IVG.

La corte di Cassazione ispira la propria interpretazione ampia del reato di intralcio all’aborto alla nuova versione dell’articolo L-2223-2 del Code de la santé publique, che peraltro non era ancora applicabile al caso di specie. La questione riguardava infatti un individuo che, nel 2012, si era introdotto in un centro di pianificazione familiare al fine di pregare per le vittime degli aborti, consegnando una medaglietta votiva e delle scarpette da bebè a una donna che stava valutando l’ipotesi di una IVG.

La Corte conferma la condanna considerando che «les perturbations du personnel et les pressions morales et psychologiques souverainement constatées sur les femmes venues consulter ont été commises dans un établissement de santé où étaient pratiquées des interruptions volontaires de grossesse médicamenteuses et les actes qui en sont le préalable».

Nel box download il testo della sentenza.

Marta Tomasi
Pubblicato il: Martedì, 01 Settembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 12 Giugno 2019
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