Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla necessità di tutelare il diritto all’aborto e la salute della donna all’interno dell’Unione Europea, a seguito della decisione del 24 giugno 2022 della Corte suprema statunitense che abolisce il diritto costituzionale federale all’aborto (Dobbs v. Jackson).
UE – Parlamento Europeo – Risoluzione 7 luglio 2022: necessità di tutelare il diritto all’aborto e la salute delle donne nell’UE
Anno 2022
Il Parlamento Europeo esprime preoccupazione per le donne statunitensi e raccomanda l’invio di una delegazione del Parlamento europeo negli Stati Uniti, al fine di verificare le conseguenze della decisione della Corte suprema e di sostenere le organizzazioni che si occupano della difesa dei diritti delle donne nel paese.
Nel documento si evidenzia la circostanza per cui le donne maggiormente penalizzate da questo divieto sono coloro che versano in uno stato di povertà, coloro che sono vittime di discriminazioni razziali, le persone LGBTIQ, le donne residenti in zone rurali, quelle con disabilità, le adolescenti, e le donne migranti.
Si ribadisce che la salute sessuale e riproduttiva, che comprende anche l’assistenza in caso di aborto, sono diritti fondamentali della persona, e che la restrizione all’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza è una forma di violenza contro le donne. Tale divieto non comporta un decremento del numero di aborti, ma spinge le donne a sottoporsi a lunghi spostamenti, e ricorrere a forme di interruzione della gravidanza non sicure.
La Risoluzione sottolinea che anche in Europa vi è un arretramento su questo tema. In molti Stati membri, tra cui la Polonia, l’Italia, Malta, la Slovacchia, l’Ungheria e la Croazia, o è ancora presente un divieto assoluto di aborto, oppure l’accesso a tale intervento risulta difficoltoso e subisce notevoli restrizioni.
Considerando quanto sopraesposto, il Parlamento europeo “condanna fermamente, ancora una volta, la regressione in materia di diritti delle donne e di salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti a livello mondiale, anche negli Stati Uniti e in alcuni Stati membri dell'UE; rammenta che la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti sono diritti umani fondamentali che dovrebbero essere tutelati e rafforzati, e non possono in alcun modo essere indeboliti o revocati; invita i governi degli Stati che hanno approvato leggi e altre misure in materia di divieti e restrizioni all'aborto ad abrogarle e a garantire che la loro legislazione sia in linea con i diritti umani delle donne tutelati a livello internazionale e con le norme internazionali in materia di diritti umani” (punto 1).
Propone infine di inserire il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, al nuovo Articolo 7-bis, rubricato “Diritto all’aborto”, e che riporti le parole “Ogni persona ha diritto all’aborto sicuro e legale”.
Il testo completo della Risoluzione è disponibile al seguente link e nel box download.