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UE - Commissione UE: progetto di regolamento riguardante l'accesso alle risorse genetiche ed equa condivisione dei benefici nell'Unione Europea
Anno 2012

La Commissione propone un nuovo progetto di regolamento che attua il "Protocollo di Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e l’equa condivisione dei benefici (ABS)": si tratta di misure per affrontare la “biopirateria” e facilitare la ricerca fondata sulla natura. Il regolamento si intitolerà: Access to Genetic Resources and the Fair and Equitable Sharing of Benefits Arising from their Utilization in the Union.

A questo link il comunicato stampa in italiano:

«Le risorse genetiche sono un fattore essenziale per numerose industrie dell' UE: 26% di tutti i nuovi farmaci approvati negli ultimi 30 anni, ad esempio, sono prodotti naturali, o sono derivati da un prodotto naturale.

La Convenzione sulla diversità biologica (CBD), di cui l’Unione è parte, prevede l'obbligo, per le parti firmatarie, di facilitare l'accesso alle risorse genetiche per le quali detengono diritti di sovranità, e di ripartire in maniera giusta ed equa i risultati della ricerca e dello sviluppo nonché i benefici derivanti dall'uso commerciale di tali risorse. La convenzione, tuttavia, fornisce poche indicazioni su come l'accesso e la ripartizione dei benefici dovrebbero essere realizzati nella pratica, e i paesi industrializzati sono stati finora restii ad adottare misure a sostegno di un'efficace ripartizione dei benefici. Ciò ha seriamente compromesso i progressi a livello mondiale nella conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità, nonostante gli hotspot della biodiversità abbiano tutto da guadagnare dall'istituzione di un quadro efficace in materia di accesso e condivisione . Il "Protocollo di Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e l'equa condivisione dei benefici adottato nell'ottobre 2010 colma molte di queste lacune, obbligando i firmatari ad adottare misure per garantire che solo le risorse genetiche e le conoscenze tradizionali collegate acquisite legalmente siano utilizzate nella loro giurisdizione. La proposta di regolamento istituisce un meccanismo che consente il rispetto di tale obbligo nell’Unione europea».

Cliccare qui per il progetto di regolamento (in inglese).

Marta Tomasi
Pubblicato il: Lunedì, 08 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 28 Agosto 2019
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