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Argentina: approvata legge che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza
30 dicembre 2020

È stata approvata in Argentina, in data 30 dicembre 2020, la legge n. 27610, che consente, a certe condizioni, l’interruzione volontaria di gravidanza entro la quattordicesima settimana.

Numero
27610

La legge argentina, approvata dal Senato con 38 voti a favore e 29 contrari, consentirà l’interruzione legale e gratuita della gravidanza, in condizioni di sicurezza, per la donna che vi ricorre. Fino alla quattordicesima settimana la donna potrà infatti firmare un consenso scritto, da rilasciare obbligatoriamente in conformità alla legge 26.529 sul consenso informato, dopodiché la pratica dovrà essere effettuata dal personale sanitario entro un breve lasso di tempo. In particolare, il consenso potrà essere liberamente prestato da donne di età superiore ai 16 anni, mentre verrà richiesto anche il consenso di uno dei genitori obbligatoriamente per le ragazze di età inferiore ai 13 anni, solo in caso di patologie pregresse e/o rischio per la salute della ragazza se in età compresa tra 13 e 16 anni.

Con questa riforma vengono modificati gli articoli 85, 86 e 88 del codice penale argentino e viene aggiunto l’art. 85bis, che punisce gli operatori sanitari che ingiustificatamente ritardino, ostacolino o rifiutino di eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza nei casi consentiti dalla legge.

Prima della legge, nel Paese l’aborto era consentito solo nel caso in cui la madre fosse stata vittima di stupro oppure fosse in pericolo di vita. Il presidente Alberto Fernandez, promotore della legge, ha dichiarato che ogni anno più di 38.000 donne vengono portate in ospedale a seguito di complicanze dovute ad aborti illegali, effettuati clandestinamente e senza le condizioni sanitarie adeguate a tutelare la salute della donna, e che dal ritorno della democrazia in Argentina nel 1983 più di 3.000 donne sono morte per le stesse ragioni.

La legge è anche il risultato di numerose proteste e manifestazioni, che si susseguono a partire dal 2015, e fa seguito ad un altro disegno di legge, respinto dal Senato nell’agosto del 2018.

In Sudamerica prima dell’Argentina solo Cuba (dal 1965), Uruguay (legge n. 18.987 del 2012, qui la scheda) Guyana (legge n. 7 del 1995) e le regioni di Città del Messico (riformando gli articoli 144-148 del Codice Penale del distretto federale) e Oaxaca (decreto n. 806/2019) hanno approvato una legislazione aperta in tema di aborto, mentre in El Salvador (artt. 133-137 del Codice penale di El Salvador), Nicaragua (artt. 143-145 del Codice penale del Nicaragua) e Repubblica Dominicana (artt. 107-110 del Codice penale della Repubblica Dominicana) le interruzioni di gravidanza sono ancora completamente illegali.

Il testo della legge è disponibile nel box download e a questo link.

Beatrice Carminati
Pubblicato il: Mercoledì, 30 Dicembre 2020 - Ultima modifica: Sabato, 20 Marzo 2021
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