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US - District Court for the Southern District of Ohio: farmaci non testati per la pena di morte
Anno 2014

13 gennaio 2014 - La US District Court for the Sourthern District of Ohio ha rigettato la richiesta di sospensione dell’esecuzione di un detenuto attraverso la somministrazione di un farmaco mai testato che potrebbe infliggere dolore.

Lo Stato dell’Ohio non ha più accesso al medicinale utilizzato sinora (pentobarbital), da quando il produttore ha negato il suo utilizzo per le esecuzioni dei condannati a morte. La difesa del condannato ha sostenuto che l’iniezione letale con un doppio farmaco non provocherebbe la sedazione istantanea dell’uomo, lasciandolo in parte cosciente e facendolo soffrire. Nella sua difesa, lo Stato ha presentato prove scientifiche per dimostrare l’infondatezza della sensazione di soffocamento che il doppio farmaco infliggerebbe al condannato

La Corte ha ritenuto che le prove a difesa del condannato fossero carenti e che non fosse dimostrato un rischio sostanziale di grave sofferenza per l’uomo. Per tale ragione, la nuova tipologia di iniezione letale è stata ritenuta non contraria all’VIII emendamento.

Jurist report .

OKLAHOMA – 18 MARZO 2014 – La Oklahoma Court of Criminal Appeals ha rinviato di almeno un mese l’esecuzione di due condannati a morte a causa dell’indisponibilità dei farmaci necessari per l’iniezione letale (pentobarbital oppure vecuronio bromuro).

Anche altri Stati USA che prevedono la pena di morte stanno riscontrando alcune difficoltà nel reperimento di farmaci per le esecuzioni. Maggiori informazioni a questo link .

TEXAS – 2 APRILE 2014 – La US Court of Appeals for the Fifth Circuit ha rovesciato la pronuncia di primo grado della US District Court for the Southern District of Texas che aveva imposto al Dipartimento del Texas per la Giustizia penale di fornire le informazioni riguardanti i fornitori dei farmaci per le iniezioni letali. Il Dipartimento aveva stabilito che i nomi dei fornitori rimanessero segreti per proteggere gli stessi da eventuali minacce e la Corte d'appello ha deciso di mantenere la segretezza di tali dati.

Lucia Busatta
Pubblicato il: Lunedì, 13 Gennaio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 07 Agosto 2019
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