Vai menu di sezione

UNESCO – Commissioni di bioetica: richiamo all’eguaglianza e alla solidarietà in tema di vaccini anti COVID-19
Anno 2021

Le commissioni UNESCO di bioetica (IBC e COMEST) hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, presentando le questioni di bioetica sorte riguardo la produzione, la distribuzione e la somministrazione dei vaccini anti COVID-19.

Il documento afferma che la sfida principale in materia di vaccini anti COVID-19 sarà quella di renderli un bene comune globale e ricorda l’importanza della creazione del piano COVAX (COVID-19 Vaccines Global Access), che promuove la cooperazione internazionale in modo da combattere i nazionalismi e la distribuzione diseguale dei vaccini nel mondo, per assicurane la disponibilità a tutti i Paesi.

Si richiama l’attenzione, innanzitutto, ai Paesi a basso e medio reddito, sprovvisti delle risorse necessarie per garantire un sistema sanitario adeguato e al tempo stesso far fronte ai problemi economici causati dalle restrizioni contro il contagio. Bisogna, inoltre, considerare in modo attento le situazioni di vulnerabilità, ad esempio: povertà, discriminazioni, età avanzata, patologie, disabilità, violenze domestiche, soggetti senza fissa dimora, detenuti, rifugiati, migranti.

È necessario che tutti gli Stati si assumano la responsabilità internazionale della distribuzione dei vaccini e che, al tempo stesso, che si prevedano misure straordinarie per regolare brevetti e proprietà dei vaccini, basate su accordi pubblico-privati e sulla condivisione della proprietà intellettuale, che non seguano solo la logica dei mercati, ma si sviluppino nell’ambito di un dialogo multidisciplinare, che tenga conto anche di aspetti etici, scientifici e politici.

Viene sottolineata l’importanza di assicurare l’accesso a vaccini sicuri, efficaci, economici e disponibili per tutti, la cui valutazione sia frutto di ricerche trasparenti, conformi ai principi etici e controllate da comitati etici indipendenti. La trasparenza va assicurata soprattutto sul piano internazionale, così che vengano condivisi i risultati delle ricerche in tutti i settori e tra tutti i Paesi. 

Le commissioni illustrano, inoltre, l’obiettivo fondamentale di raggiungere la più ampia adesione spontanea possibile alla campagna vaccinale, attraverso informazioni chiare, diffuse e trasparenti, che ottengano la fiducia della popolazione: questa strategia è sicuramente da preferire rispetto all’obbligatorietà dei vaccini. Dovrà essere chiaro a tutti che il rifiuto di vaccinarsi non avrà conseguenze che limiteranno le libertà e diritti fondamentali degli individui; per questo è importante approcciarsi ai movimenti “no-vax” con apertura e un dialogo rispettoso e individuare ed eliminare tutte le fonti di disinformazione.

Il testo della dichiarazione è disponibile nel box download e a questo link.

Beatrice Carminati
Pubblicato il: Mercoledì, 10 Febbraio 2021 - Ultima modifica: Lunedì, 01 Marzo 2021
torna all'inizio