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Corte Distrettuale di Columbia – Thaler v. Perlmutter: l’opera d’arte generata in autonomia dall’intelligenza artificiale non può essere oggetto di copyright
18 agosto 2023

La Corte Distrettuale di Columbia ha confermato la decisione dell’Ufficio Copyright statunitense (United States Copyright Office, USCO) di negare il copyright su un’opera d’arte generata dall’intelligenza artificiale in quanto «priva di un autore umano».

Numero
22-1564
Anno
2023

I fatti

Il signor Thaler chiedeva all’USCO il riconoscimento del copyright su un’opera d’arte figurativa intitolata “A Recent Entrance to Paradise” generata in autonomia dalla “Creativity Machine”, un sistema di intelligenza artificiale da lui sviluppato e posseduto. Nello specifico, la richiesta rivendicava l’attribuzione del copyright in capo al sig. Thaler, indicando l’intelligenza artificiale quale autore.

L’USCO rigettava l’istanza, adducendo l’impossibilità di riconoscere il diritto di copyright in casi in cui l’opera sia stata realizzata senza l’apporto di un autore umano.

Dopo aver presentato un infruttuoso ricorso interno innanzi all’USCO, il sig. Thaler decideva di investire la Corte Distrettuale di Columbia della questione, sottolineando come la decisione dell’Ufficio Copyright fosse stata arbitraria e contraria al Copyright Act del 1976, il quale non prevede che l’autore dell’opera che si vuole tutelare debba essere una persona umana. In aggiunta, secondo il ricorrente, tale legge offrirebbe la possibilità di estendere la disciplina del copyright a opere ottenute grazie all’avanzamento tecnologico, dal momento che tutela «le opere d’autore originali fissate su supporti espressivi tangibili noti o che verranno sviluppati in futuro».

La decisione della Corte Distrettuale

La Corte ha confermato che la decisione dell’USCO di respingere la richiesta del sig. Thaler è legittima, dal momento che la creatività umana costituisce un requisito essenziale per poter ottenere il copyright su una determinata opera secondo il Copyright Act del 1976. Infatti, sebbene il Copyright Act sia stato concepito per potersi adattare, nel tempo, a diverse tipologie di opere ottenute anche mediante l’impiego di mezzi tecnologici, queste devono sempre essere riconducibili all’inventiva umana. Ciò trova conferma nei precedenti giurisprudenziali in materia, che hanno riconosciuto la possibilità di ottenere il copyright sulle fotografie quando queste siano la rappresentazione della «concezione intellettuale dell’autore» (Burrow-Giles Lithographic Company v. Sarony, 1884). Per poter riconoscere il copyright è dunque necessario il coinvolgimento di un essere umano, il quale deve avere il controllo creativo sull’opera.

In aggiunta, la Corte ha ricordato come la ratio su cui si fondano copyright e brevetti si rinviene nella volontà di incentivare gli individui a far progredire la scienza e le arti, anche a beneficio della collettività. Dal momento che l’intelligenza artificiale non richiede simili incentivi si deve quindi ritenere che la legge statunitense in materia di copyright non si applichi alle opere prodotte da questa tecnologia.

Da ultimo, un’analisi storica dell’istituto del copyright consente di constatare che esso è sempre stato rivolto a creatori umani, impostazione mai cambiata dalle successive modifiche legislative né dalla giurisprudenza delle Corti.

In conclusione, la Corte ha osservato come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale metterà sicuramente in discussione l’applicabilità del copyright, rendendo necessario definire quale input umano sia richiesto per identificare l’utilizzatore del sistema quale autore dell’opera, l’ampiezza della tutela attribuita all’immagine, il criterio dell’originalità e così anche altri elementi.

Tuttavia, nel caso di specie, non si ravvisa tutta questa complessità, dal momento che il sistema di AI ha realizzato l’opera in modo del tutto autonoma. La decisione dell’USCO di negare il copyright viene quindi confermata.

Il testo della sentenza è disponibile al seguente link e nel box download.

Laura Piva
Pubblicato il: Venerdì, 18 Agosto 2023 - Ultima modifica: Domenica, 02 Giugno 2024
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